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Diego D'Avanzo·20 dicembre 2023

🏆 Coppa Italia, non solo Napoli: tutti i "Giant killing" della storia 😱

Immagine dell'articolo:🏆 Coppa Italia, non solo Napoli: tutti i "Giant killing" della storia 😱

Il Napoli perde con il Frosinone, la Roma che cade contro la Cremonese: il giant killing in Coppa Italia esiste nonostante il formato del torneo lo renda molto difficile (qui una comparazione con le altre coppe nazionali).

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La storia della Coppa Italia però ci ha regalato anche altre sconfitte eclatanti di grandissime squadre contro formazioni underdog, vincenti in modo inaspettato. In questa classifica sono presenti solo le squadre eliminate da una squadra militante in Serie B.


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MILAN-COMO, 1959: 0-1

Il Milan è campione d’Italia al 2° Scudetto consecutivo, in estate mantiene l’impalcatura della squadra che ha vinto il campionato: Liedholm, Cesare Maldini, Altafini, e Schiaffino sono tra i nomi storici di quella rosa. A questi si aggiunge un giovanissimo Trapattoni, ancora non titolare.

Nonostante ciò i rossoneri devono partire in Coppa Italia dal secondo turno, affrontando il Como che milita in Serie B. Il Diavolo prende alla leggera l’impegno, schierando una formazione di sole riserve mentre il Como mette in campo tutti i titolari.

La partita è combattuta ma il risultato è epocale: 0-1 del Como, gol al 91′ di Bellini. Il Milan esce subito dalla Coppa Italia all’Arena Civica di Milano, neanche a San Siro che ospiterà il debutto in campionato dell’Inter dopo pochi giorni. Da questo risultato i rossoneri rimarranno intontiti, perdendo la prima di Serie A contro l’Alessandria del 16enne Gianni Rivera, che a fine anno si trasferirà proprio al Milan.


JUVENTUS-CATANZARO, 1966: 0-1 – SEMIFINALE

Nella stagione 1965/66 i bianconeri sono una delle “Juve operaie” di quegli anni, senza grandi stelle ma con tanta disciplina, un allenatore preparato come Heriberto Herrera e poca transigenza per chi non voleva rispettare le regole. Il trasferimento di Sivori al Napoli nel ’65 si era mosso proprio in quella direzione.

Il dinamismo a centrocampo di Del Sol, capitan Salvatore in difesa e i gol di Menichelli sono l’impalcatura di quella squadra. La Juve nel ’65/66 non riesce ad ambire allo Scudetto che manca da diversi anni ma in Coppa Italia può andare avanti, fino a quando non incontra il Catanzaro che al momento è 3° in classifica in Serie B e ha già battuto Napoli, Lazio e Torino in Coppa.

La Juve viene dalla sconfitta con il Napoli e schiera la formazione titolare contro il Catanzaro a cui, inoltre, manca l’attaccante titolare Gianni Bui. Al suo posto gioca Mario Tribuzio che segnerà il gol della vittoria: autogol di Leoncini, pareggio della Juve con Del Sol, poi proprio Tribuzio si guadagna un rigore e lo segna a 15′ dalla fine. Il Catanzaro va in finale e perderà solo contro la Fiorentina.


MILAN-MODENA, 1961: 0-1

I rossoneri in quegli anni non hanno avuto un bel rapporto con la Coppa Italia, solo 2 anni dopo l’1-0 contro il Como perdono 1-0 in casa con il Modena, questa volta a San Siro e con una squadra con molti più titolari.

Il Milan esce ancora al 2° turno nonostante una formazione con delle stelle assolute: Ghezzi in porta, Rivera a centrocampo, Pivatelli, Barison e Jimmy Greaves in attacco. Riposano alcuni nomi importanti come Altafini, Radice Maldini e Trapattoni ma i presupposti per passare il turno ci sono.

Il Modena invece dà un assaggio di quella che sarebbe stata la sua annata: successo su rigore al 62′ e promozione a fine anno in Serie A, mettendosi alle spalle squadre come Lazio e Verona. Il Milan nonostante l’inciampo vincerà lo Scudetto al termine della stagione.


PADOVA-INTER, 1967: 3-2

Questa partita pone la vera fine della Grande Inter di Helenio Herrera: il campionato è già finito, l’Inter è arrivata 2° perdendo lo Scudetto con 6 partite senza vittorie nelle ultime 6 giornate ma, soprattutto, ha perso la Coppa dei Campioni in finale contro il Celtic.

I nerazzurri possono ancora ottenere un trofeo e la squadra è simile a quelle delle vittorie europee: Jair, Sandro Mazzola, Suarez, Domenghini e Facchetti tra tutti. Il Padova ha già chiuso a metà classifica in Serie B e ha un’opportunità irrinunciabile davanti a sé.

L’approccio alla gara rispecchia i due momenti opposti delle due squadre: il Padova va in doppio vantaggio con Carminati e Morelli, l’Inter ha un impeto d’orgoglio e in pochi minuti pareggia con Suarez e Mazzola. La rete decisiva arriva nel 2° tempo ancora con Carminati e il Padova va in finale, poi persa con il Milan per 1-0.

Proprio a riguardo della finale, l’allenatore dei veneti Humberto Rosa dirà: “Non è venuto nessuno da Padova. La verità è che la Coppa Italia è stata snobbata sia dalla città, che soprattutto dalla dirigenza”.


CAMPOBASSO-FIORENTINA, 1982: 1-0

La Coppa Italia cambia formato: ci sono dei gironi da 6 squadre e le prime 2 classificate si qualificano al turno successivo. La Fiorentina è la grande favorita del suo girone e leggendo i nomi in rosa si capisce il perché: Passarella e Bertoni campioni del Mondo con l’Argentina, Antognoni, Graziani e Massaro che lo diventeranno con l’Italia.

La squadra che affronta il Campobasso neopromosso in Serie B ha tutti i titolari in campo ma i padroni di casa hanno la meglio: i viola hanno un paio di occasioni ma non segnano, al 72′ il Campobasso resta anche in 10 ma nonostante ciò segna all’82’ il gol della vittoria con Di Risio.

La Fiorentina pareggerà poi con la Cavese nelle giornate successive e sarà estromessa dalla Coppa Italia, finendo al 3° posto il suo girone dietro a Bologna e Pisa. Ciò non impedirà alla squadra allenata da De Sisti di arrivare 5° in campionato.


JUVENTUS-VENEZIA, 1993: 1-1 e 3-4, OTTAVI DI FINALE

La Juventus è arrivata 4° nella stagione precedente, il Venezia allenato da Gianpiero Ventura invece è in Serie B e viene da un campionato di media classifica che ripeterà anche nella stagione 1993/1994. I bianconeri hanno una squadra che ha il potenziale per arrivare in fondo a tutte le competizioni: Peruzzi, Conte, Del Piero, Moller, Vialli e Roberto Baggio per citarne alcuni.

L’andata degli ottavi è finita 1-1 a Torino, al ritorno non tutti i campioni sono presenti ma partono dall’inizio i due Baggio, Moller, Ravanelli e Di Livio mentre in porta è assente Peruzzi. Nel primo tempo Marocchi segna con un tap-in ma nella ripresa il Venezia si trasforma e anche l’atmosfera dello stadio Penzo.

L’attaccante Campilongo segna prima di testa e poi su rigore; Baggio pareggia con un penalty per la Juve ma un altro rigore di Campilongo vale la tripletta e il 3-2 del Venezia. La Juve di Trapattoni si butta in avanti ma subisce il 4-2 di Cerone, nel finale segna Di Livio, ci scappa un’espulsione nel Venezia ma la partita termina 4-3: Juve eliminata.


INTER-BARI, 2002: 0-1 e 1-2, SEDICESIMI

Ai sedicesimi di finale della Coppa Italia 2002/2003 l’Inter incontra il Bari, messo in una tranquilla posizione in Serie B. I nerazzurri puntano allo Scudetto con una squadra piena di top player: Zanetti, Conceição, Crespo, Vieri, Martins e Batistuta.

Di questi nomi però solamente Martins scende in campo all’andata in casa del Bari: l’impegno è preso alla leggera perché 3 giorni dopo c’è da giocare una partita importante con la Lazio. L’andata termina 1-0 per i galletti con rete di Gaetano D’Agostino.

Al ritorno però Hector Cuper dà ancora la precedenza al campionato, visto che dopo l’impegno in Coppa c’è un impegno provante contro il Parma che punta alla zona Champions League. Qualche titolare in più entra in campo come Zanetti, Recoba e Conceição che trova l’unico gol nerazzurro. Il Bari però vince 2-1 a San Siro davanti a meno di 10.000 spettatori con un autorete e un altro gol di D’Agostino.


MENZIONI D’ONORE

  • Catanzaro-Milan: 2-2 (rossoneri non passano il loro girone) – 1978/79
  • Casertana-Fiorentina: 1-0 (Fiorentina non passa il girone) – 1986/97
  • Campobasso-Juventus: 1-0 ottavi di finale (Juventus vince il ritorno 4-1) – 1985/86
  • Foggia-Inter: 1-0 e 0-2 (d.t.s.), quarti di finale (Inter eliminata) – 1994/95
  • Milan-Catania: 1-1 e 1-2, ottavi di finale (Milan eliminato) – 2007/2008
  • Roma-Spezia: 2-4 (d.t.s.), ottavi di finale (Roma eliminata) – 2015/2016
  • Napoli-Cremonese: 2-2 (6-7 d.c.r.) ottavi di finale – 2022/23
  • Roma-Cremonese: 1-2, quarti di finale – 2022/23

Le partite in questa lista non sono presenti nella classifica effettiva perché le squadre coinvolte erano entrambe di Serie A oppure non hanno portato all’eliminazione diretta della formazione più blasonata.