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·4 dicembre 2024
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·4 dicembre 2024
Giovedì 5 dicembre alle ore 21.00 andrà in scena il match di Serie A tra Lazio e Napoli, valido per gli ottavi di finale della competizione. Alla vigilia della sfida, oggi alle 14, il tecnico Marco Baroni parla in conferenza stampa, con Lazionews24 che segue l’evento in diretta.
COSA RAPPRESENTA LA COPPA ITALIA – «Ci teniamo a far bene. La squadra ieri ha lavorato con attenzione, con voglia. Chiaro che abbiamo qualche piccola defezione, qualcuno proveremo a recuperarlo nella seduta delle 16. Poi giochiamo contro la prima in classifica, meritatamente prima, e vogliamo far bene».
COSA HA VISTO DI DIVERSO NELLA LAZIO NELLE ULTIME GARE – «Del Ludo abbiamo detto molto, è stata una gara particolare. La squadra ha creato, ha giocato. Io guardo sempre quello che si fa in campo, quello che meriti. Purtroppo lì volevamo vincere e non ci siamo riusciti, principalmente serviva più determinazione sotto porta. Non siamo stati fortunati negli episodi. Con il Parma buona partita, il primo tempo ha innervosito la squadra quell’episodio. Ma ha sempre giocato, creato e io guardo lì la prestazione. Abbiamo analizzato gli errori, ma fanno parte del lavoro, di una crescita che deve esserci sempre costante. Nella ripresa la squadra mi è piaciuta dopo il 2-0, siamo ripartiti a testa bassa con la voglia di rimetterla in equilibrio e abbiamo creato tanto. E’ l’aspetto importante. Non siamo contenti del risultato, ma bisogna essere bravi sul campo a meritare. Se la squadra gioca con il merito con cui ha giocato porterà a casa delle vittorie».
MANCANO PUNTI PER DECISIONI ARBITRALI – «Puoi anche avere sensazioni, ma alla fine come sbaglio io sbagliano i giocatori, tutto si equilibra. Io non porto la squadra su quel terreno, noi pensiamo al lavoro. Massima fiducia in tutto e tutti, il lavoro ci porta a quello che vogliamo fare. La crescita in queste situazioni ci dà maggiore forza. Nel calcio ci possono essere situazioni… Non voglio parlare di errori, è brutto questo. Dobbiamo saper gestire queste situazioni, la squadra deve avere la forza per farlo. Noi abbiamo analizzato quello che abbiamo sbagliato, lì possiamo intervenire e modificare».
SITUAZIONE INFORTUNATI – «Abbiamo giocatori quasi pronti al rientro. Castrovilli sta bene, può fare qualche minuto, ha dato la sua disponibilità e per noi è positivo. Ci teniamo al ragazzo, lo vogliamo con noi, lo vogliamo riportare dentro. Qualcuno ha avuto qualche problemino a Parma, vediamo se riusciamo a recuperarlo anche per un minutaggio parziale. Tavares domani non ci sarà, ma non getto la spugna per la prossima».
SORPRESO DAL NAPOLI DI CONTE – «Non mi sorprende, il Napoli è meritatamente primo. Conosco Conte al di là dei risultati, gli sono stato vicino due anni alla Juve e so che è un grande allenatore. Sarà dura per tutti gli altri ma non sono stupito. Dentro quella classifica c’è tanto lavoro».
CHE GARA ASPETTARSI – «Una bella partita che affronteremo in casa. L’avversario è di altissimo livello, una squadra solida, complicata da affrontare per tutti e anche per noi. Per la grande difficoltà è un test più importante, vogliamo misurarci noi con questo tasso di difficoltà. Sarà una partita vera, viva, accesa. Poi speriamo di portarla dalla nostra parte».
GUENDOUZI E DELE-BASHIRU – «Devo fare valutazioni. Oggi è la seduta che mi permette di capire come gestire la squadra. Non abbiamo seconde linee, chi va in campo è un titolare. Sarò ripetitivo ma è la verità, tutti hanno dato un grandissimo contributo e me lo aspetto anche domani».
GIOCATORI NON IN LISTA – «Domani tutti utilizzabili. Lavorano con noi e ci danno una grande mano. Parlo di Hysaj, Akpa e Basic, io li tengo valutabili per il rispetto, per come si sono sempre comportati nel darci una mano in settimana».
COME STA DIA – «Domani non credo ci sarà, ma anche lui potrebbe recuperare per domenica come ho detto prima per altri».
LA COPPA CONDIZIONA LA SFIDA DI DOMENICA – «E’ anomalo ma sono due partite. Una la giochiamo da noi, una da loro. Sono due partite con due nature diverse, alla seconda ci penserò da domani sera. Ma prima faremo di tutto per fare bene domani».
SWITCH MENTALE PER ISAKSEN – «E’ dentro l’essere più decisivo. Lo sa anche lui, non si nasconde. A Parma buona partita, ma aveva una palla da mettere dentro. Ha qualità e sono convinto che possa fare quel clic per essere dal punto di vista realizzativo uno che fa la differenza. Lo sappiamo e lo sa anche lui, ci lavoriamo. Però per adesso il ragazzo sta facendo un percorso più che positivo».
TENERE ATTIVA LA SQUADRA IN UN MOMENTO DIFFICILE – «Si passa anche da queste gare, da queste battute d’arresto. A Parma ho visto una squadra che ci ha creduto fino alla fine, poi ci è mancato quello che volevamo, l’essere più cattivi nelle tante occasioni. Ma è un percorso, il direttore ha parlato di anni di percorso. Io vi ho detto che tempo non ne abbiamo mai. Ci prendiamo una squadra che non è mai battuta, per me quello è importante. Posso essere battuto nel numero, ma non battuto sulla prestazione. Io cerco di continuare ad alimentarla. Sia col Ludo che col Parma nella prestazione non siamo usciti battuti».
CONFRONTO SUL REGOLAMENTO ARBITRALE – «Questi confronti ci sono. Non possiamo renderli pubblici, ma sono convinto che tutto il sistema voglia andare in una direzione. Vanno corrette alcune situazioni ma fanno parte della crescita professionale. Si può migliorare in certe valutazioni. Questo confronto c’è e lo facciamo».
ORGOGLIOSO DEL LIVELLO DI ASPETTATIVE – «So che è lunghissima. Mi trovate così, sia quando le cose vanno bene che quando ci sarà da essere più convinti. Da questo punto di vista sono centrato sul percorso, che deve passare dal gioco. La squadra può farlo. A me fa piacere della partenza ma non abbiamo fatto niente, ci sono tante gare e tante difficoltà da affrontare insieme».
ROVELLA – «E’ stato emotivamente coinvolto, ma il gol arriverà. E’ forte mentalmente, tecnicamente, nella corsa. E’ acceso, è vivo. Poi non ha sbagliato solo lui. Per primo io. Si può far meglio tutti, nella prossima palla si rigiocherà meglio».
SI ASPETTAVA UNA LAZIO COSI’ FORTE – «Il fatto che arrivi un mese con queste gare vuol dire che stai giocando qualcosa di importante. Sappiamo benissimo il nostro percorso, non vediamo l’ora di trovare queste gare. Non dobbiamo avere timore di confrontarci. Anche se saranno tanti incontri, se ci sarà da spendere tanto, siamo pronti e le attendiamo».