Conferenza stampa Allegri: «Chiesa o Yildiz? Domani deciderò. Sfogo di Chiesa? In passato ce ne sono stati di peggiori. Sul futuro…» | OneFootball

Conferenza stampa Allegri: «Chiesa o Yildiz? Domani deciderò. Sfogo di Chiesa? In passato ce ne sono stati di peggiori. Sul futuro…» | OneFootball

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Juventusnews24

·18 aprile 2024

Conferenza stampa Allegri: «Chiesa o Yildiz? Domani deciderò. Sfogo di Chiesa? In passato ce ne sono stati di peggiori. Sul futuro…»

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Conferenza stampa Allegri: le parole alla vigilia di Cagliari Juve, valida per la trentatreesima giornata di Serie A

(inviato all’Allianz Stadium) – Dopo il pareggio contro il Torino nel derby della Mole allo Stadio Olimpico, i bianconeri vogliono tornare a vincere in Serie A e spazzare via definitivamente gli spettri del recente passato, trovando punti importanti in chiave Champions. Domani sera gli uomini di Allegri tornano in campo alle ore 20:45, nel match valido per la trentatreesima giornata di Serie A.

Nel giorno di vigilia, giovedì 18 aprile, Massimiliano Allegri interviene alle 11 in conferenza stampa per presentare il match davanti ai media. Juventusnews24 segue LIVE le sue parole.


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COME SI E’ ALLENATA LA SQUADRA «Il Cagliari delle 8 vittorie in campionato, ne ha fatte 6 in casa, dei 31 punti ne ha fatti 23 in casa. E’ una delle prime squadre che fa tanti gol negli ultimi 15′ minuti e con tanti gol da subentro. Sarà partita difficile e complicata domani. Loro si giocano la salvezza e noi ci giochiamo la Champions. Servirà partita giusta sotto tutti i punti di vista».

TURNOVER «Ora la partita più importante è domani, poi vedremo le condizioni fisiche di tutti e di quelli che potranno affrontare la Lazio. Un passo alla volta. Serve una vittoria per fare un salto un bel salto in avanti in campionato ».

MERCATO E STAGIONE «La seconda parte dovevamo fare meglio, abbiamo la possibilità di poter sempre migliorare. Al mercato ci pensa la società, quello che è stato fatto non si può cambiare ed è stato fatto in funzione della squadra. In questo momento si pensa alle prossime partite e a domani che sarà complicata».

YILDIZ «Per le parole di Szczesny spero indovini soprattutto per lui. Però credo che con i giudizi bisogna andarci piano. Yildiz ha grandissime qualità tecniche e deve fare un percorso come tutti. Gli auguro di fare carriera straordinaria, ha le qualità per farlo. Vincere il pallone d’Oro però è cosa difficile. Sono contento di quello che sta facendo. Yildiz e Chiesa hanno più o meno lo stesso ruolo, Chiesa potrebbe giocare anche a destra ma negli ultimamente ha giocato più a sinistra».

RABBIA CHIESA POST TORO «Le difficoltà di Chiesa post infortunio ci sarebbero state. Sono contento di quello che sta facendo, normale che lui deve pretendere sempre di più da se stesso. Rabbia? Ci sono stati sfoghi peggiori anche di altri giocatori in passato. Sono momenti, ma se l’allenatore fa scelte le fa per la squadra. Chiesa tra l’altro nei primi 15′ ha fatto molto bene. Nella ripresa anche bene con una conclusione stoppata da Danilo. Chiesa è un giocatore molto importante per noi. Gioca domani? Valuto tra lui e Yildiz chi giocherà ».

CONVIVENZA TRA LORO «La fase difensiva deve essere punto di forza sempre. Il calcio è cambiato, ma la differenza reti non cambia. Da lì passano i numeri per vincere o perdere un campionato. La squadra così sta facendo bene Poi abbiamo Kean fuori e Milik sta rientrando… Ora con 5 cambi, si possono determinare la partita. Domani affrontiamo una squadra che ha è prima in classifica per gol da subentri, quindi diventano importanti ».

CATEGORIA CHIESA E VLAHOVIC «Chiesa e Vlahovic sono della categoria di ottimi giocatori. Con la possibilità di migliorare e di diventare grandi giocatori. Chiesa ha 27 anni sta entrando nel periodo migliore per un giocatore. Vlahovic è un 2000 e sta crescendo bene. Chiesa un po’ di meno e Vlahovic avranno tanti anni di carriera. Ma entrambi hanno un futuro roseo davanti ».

CALCIO EUROPEO E PROSSIME PARTITE «Il divario tra calcio italiano e straniero… L’Inter è arrivata in finale di Champions l’anno scorso, la Roma anche in Europa League e noi perdiamo la finale a pochi minuti dalla fine. Chiaro che City e Real hanno giocatori con grandissima tecnica. Ma credo che non siamo così lontani come calcio italiano L’anno prossimo la Champions sarà una competizione diversa. Finali? A questo punto della stagione, una vittoria ne vale due. La ricerca della vittoria è molto importante. Abbiamo il Cagliari che lotta per salvezza, poi avremo Milan e Roma, poi Bologna che sono scontri diretti. Domani servirà partita importante e bisognerà lottare per vincere».

VOCI MERCATO «Le viviamo normalmente le voci. In questo momento della stagione è normale ci siano voci. Noi dobbiamo essere concentrati su quello che dobbiamo fare. L’ho detto ai ragazzi: si lavora sei-sette mesi per raggiungere gli obiettivi e per arrivare a marzo/aprile in buone condizioni. Oggi dovevamo essere qua, con Champions e Coppa Italia e quindi adesso arriva il bello perchè ti giochi gli obiettivi per cui hai lavorato. Dobbiamo prenderci l’obiettivo».

PROBLEMA MENTALE SQUADRA NEL VINCERE? «In questo momento tutti dobbiamo pensare a quest’anno, io sono concentrato e stiamo lavorando insieme per Champions prossimo anno e Coppa Italia. Poi. dopo gli obiettivi, la società dirà la strategia del futuro della Juventus, come sempre stato ».

ETICHETTE ALLENATORI «Ranieri è un allenatore che ha fatto una vita di calcio, con risultati importanti. Di salvezza, arrivo Champions o Scudetto in Premier, dove ha fatto qualcosa di unico. Solo complimenti. Poi ha gestito il momento di crisi del Cagliari in maniera ottima. Persona intelligente e di buon senso e sa gestire momenti di difficoltà. Il Cagliari sta facendo un’ottima stagione».

CHI VINCE CHAMPIONS «Real-Bayern sarà una bella sfida, il Real è la squadra più forte insieme al Manchester. Però il Bayern quando arriva in semifinale diventa noioso».

DUBBI FORMAZIONE «Non ho tanti dubbi, Szczesny sta bene ed è a disposizione. Poi vedrò oggi cosa fare per domani. Oggi ultimo allenamento e poi scioglierò gli ultimi dubbi, ma non ne ho tanti».

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