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·24 maggio 2025

Como, Fabregas ha ancora qualche dubbio: “Se resto? La squadra continuerà anche senza di me”

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L’allenatore del Como, Fabregas, ieri ha parlato in conferenza stampa dopo l’ultima partita stagionale, giocata contro l’Inter.

Ieri il Como ha giocato l’ultima partita della sua stagione. La squadra di Fabregas, è stata battuta dall’Inter ma ha comunque chiuso la stagione in decima posizione, un traguardo importante per una neopromossa. Nonostante la permanenza dell’allenatore spagnolo sembrasse scontata fino a qualche giorno fa, l’ex giocatore del Chelsea non si è voluto sbilanciare in conferenza stampa.


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Como, le parole di Fabregas

LA GARA – “L’Inter è troppo forte, devo congratularmi col Napoli perché vincere uno scudetto contro di loro è una grande cosa. Abbiamo tirato 18 volte. È la minima cosa che posso chiedere da allenatore, abbiamo provato ma è molto difficile con il palleggio dell’Inter, un livello altissimo”

RIMANERE – “Lo ripeto: io non sono importante, se resto o meno. Il Como continuerà dopo 10-20 anni anche senza di me, io no perché andrò a lavorare in un altro posto tra un anno, dieci anni e venti anni. Mio figlio qua, che mi chiede perché non sono a casa, darò sempre il massimo qua per convincere tutti che sono la persona giusta per questo progetto. Ma dobbiamo migliorare tanto, in campo si è visto che siamo molto lontani dall’Inter”.

STEP – “Che step dobbiamo fare? Non lo so, un allenatore è molto bravo quando ha giocatori molto bravi. Noi dobbiamo essere bravi a metterlo nel contesto giusto, per loro sentirsi bene e andare al campo nella migliore condizione, ma normalmente quanto più forte sei più chance hai di vincere le cose. La squadra ha fatto il massimo. Loro sono migliori di noi, fa male ma bisogna accettare la realtà. Per migliorare e crescere in futuro”.

STAGIONE – “Io posso sempre dare di più. A 8 anni perdevo una partitella e andavo a piangere. Sicuramente non dormirò, proverò a staccare un po’ però con 2-3 giorni con mia moglie e migliorare, anche se so che sarà difficile perché mi conosco. Però questa è la nostra passione. La sconfitta fa male ma continueremo a crescere e migliorare”.

COSA APPREZZA – “I ragazzi non mollano mai. Ci credono. Sentono di essere individualmente migliori di noi, provano a giocare, a trovare lo spazio giusto, sempre con la nostra idea. Questa è stata la forza. Non abbiamo mai mollato, fatte 9 partite senza vincere ma abbiamo continuato a lavorare. Alla fine dopo 1-2-3-4 anni con un gruppo più forte si deve ripartire e ripartire, ma consolidando il gruppo, dal giorno uno con la squadra fatta si potrà fare bene”.

INTER – “Dove l’ha perso? Non lo so, l’Inter non è la mia squadra, non posso rispondere. Analizzando tante partite l’Inter la qualità dei giocatori è altissima, sono una squadra fortissima e per me è la migliore d’Italia, senza dubbio. Una delle migliori d’Europa. Il palleggio, la conduzione, la fisicità… troppo forte. Però mi piace. Ma noi dobbiamo continuare a migliorare e arrivare ad un livello superiore”.

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