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Saverio Grasselli·7 marzo 2023
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Saverio Grasselli·7 marzo 2023
Martedì di coppa e arrivano i primi verdetti degli ottavi di finale. Ai quarti vanno Chelsea e Benfica, che eliminano rispettivamente Borussia Dortmund e Brugge.
Gran risultato per i Blues, che danno seguito alla vittoria in Premier con il Leeds e respirano dopo un periodo complicato. Tutto facile per il Benfica, che ne rifila 5 ai belgi e bissa il successo dell’andata.
Gli occhi erano tutti su Stamford Bridge, dove i ragazzi di Potter dovevano ribaltare il ko subìto in Germania. Missione compiuta grazie ai gol di Sterling nel primo tempo e Havertz nella ripresa. L’ex City diventa l’inglese più coinvolto di sempre in azioni da gol, con 27 reti e 17 assist. Il top scorer, per ora, resta Rooney con 30 marcature.
Ai padroni di casa vengono annullati anche due gol per fuorigioco, a conferma della grande mole di occasioni prodotta. Ospiti generosi, ma troppo poco precisi negli ultimi 16 metri.
Sei gol, una rete di tacco annullata a João Mario e tanto spettacolo al Da Luz di Lisbona. Dopo la convincente prestazione dell’andata, chiusa con un comodo 2-0 esterno, il Benfica si “mangia” il Brugge anche al ritorno.
Apre le danze Rafa Silva, su assist di un Gonzalo Ramos che poi segna il 2-0. Con questa rete, Ramos supera Osimhen come numero di gol in tutte le competizioni (22 per il portoghese, 21 per il bomber del Napoli).
Una rete importante, che fa di lui il più giovane giocatore del Benfica a segnare e fare un assist in una singola partita di Champions nel XXI secolo. Quanto visto al Mondiale in Qatar, insomma, non era affatto un abbaglio.
Ma i dati interessanti non finiscono qui. Il 4 a 0, infatti, arrivato dopo la doppietta di Gonzalo Ramos, porta la firma di una vecchia conoscenza del calcio italiano, l’ex Inter João Mario. Il numero 20 trasforma il 5º rigore della propria Champions League, superando così i 4 realizzati dai vari Messi, Vidal, Müller, Lewandowski e Cristiano Ronaldo.
David Neres sigla poi il 5 a 0, ma c’è gioia anche tra gli ospiti: la splendida conclusione di Meijer certifica la presenza in campo anche del Brugge, che lascia la competizione dopo un cammino più che sorprendente.