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Redazione·3 giugno 2022
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La Uefa e il suo presidente Aleksander Čeferin continuano a essere al centro di numerose critiche.
I disordini della finale di Champions League non hanno fatto altro che alimentare una situazione già difficile da gestire, visti i continui scontri tra Uefa e i club promotori della Superlega.
Ma procediamo con ordine. Il 30 maggio, dopo un incontro tra Rangers, Eintracht e FSE (Football Supporters Europe), è stato diffuso un comunicato congiunto nel quale si annuncia che verranno chieste delucidazioni alla Uefa.
“Oltre alla grave carenza di cibo e – ancor più criticamente, date le alte temperature – di acqua, ci sono stati diversi problemi organizzativi, tra cui polizia e perquisizioni corporali – recita il comunicato -. Entrambi i club, così come l’FSE, hanno ricevuto un numero enorme di denunce e testimonianze da parte dei tifosi presenti allo stadio. Tutte e tre le parti lavoreranno ora insieme per riferire alla UEFA e alle autorità pubbliche locali in Spagna e formuleranno raccomandazioni per garantire che questi problemi non si ripetano mai più in una finale europea.”
Anche il Real Madrid, che ha certamente il dente avvelenato con Ceferin a causa della questione Superlega, ha diffuso un comunicato nella giornata di oggi, venerdì 3 giugno, chiedendo delucidazioni circa l’organizzazione della finale di Champions League a Parigi: “Vogliamo sapere quali sono stati i motivi che hanno motivato quella designazione della sede della finale e quali criteri sono stati presi in considerazione tenendo conto di quanto accaduto quel giorno – si legge nel comunicato -. Allo stesso modo, chiediamo risposte e spiegazioni che determinino chi è stato il responsabile di lasciare i tifosi indifesi. Tifosi il cui comportamento generale è stato sempre esemplare”.
“Capiamo che quella che avrebbe dovuto essere una grande celebrazione del calcio per tutti i tifosi che hanno assistito alla partita si è trasformata in eventi sfortunati che hanno causato profondo indignazione in tutto il mondo – ha proseguito il Real Madrid -. Come si è visto chiaramente nelle immagini offerte dai media, molti dei fan sono stati violentemente aggrediti, molestati, derubati e derubati. Alcuni eventi accaduti anche mentre guidavano le loro auto o autobus temendo per la loro integrità fisica. Alcuni di loro hanno anche dovuto passare la notte in ospedale per le ferite riportate”.
Comunicati decisamente duri, che sottolineano le mancanze e gli errori della Uefa, ma anche delle città ospitanti, nell’organizzazione delle due finali (di competizioni per club) più importanti della stagione europee.
Nel pomeriggio del 3 giugno, la Uefa ha poi diramato un comunicato, scusandosi per gli eventi della notte di Parigi e annunciando l’apertura di un’indagine indipendente.
“La UEFA desidera scusarsi sinceramente con tutti gli spettatori che hanno dovuto vivere o assistere a eventi spaventosi e angoscianti prima della finale di UEFA Champions League allo Stade de France il 28 maggio 2022 a Parigi, in una notte che avrebbe dovuto essere celebrazione del calcio europeo per club. Nessun tifoso di calcio dovrebbe essere messo in quella situazione, e non deve succedere di nuovo”.