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Mario De Zanet·15 marzo 2022
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Mario De Zanet·15 marzo 2022
Lille-Chelsea sarebbe a rischio.
L’indiscrezione che arriva dalla Francia potrebbe calare come un meteorite sulla Champions League. L’Equipe infatti riporta di una potenziale sospensione della sfida di domani, legata ovviamente a Roman Abramovich.
Il quarto pacchetto di sanzioni dell’Unione Europea è stato ufficializzato e riguarda anche l’oligarca russo, proprietario del Chelsea.
Il suo inserimento nella lista nera dell’UE per i rapporti con Putin potrebbe addirittura causare lo stop al ritorno degli ottavi di finale tra i Blues e il club francese.
Fonti vicine al Chelsea rassicurano sulla esecuzione della partita, ma di certo il caos continua e viene difficile decifrarlo. Thomas Tuchel e Petr Cech avevano detto di pensare “day by day” e mai come stavolta questo mantra pare appropriato: di ora in ora, si evolve la situazione attorno al Chelsea, inevitabilmente influenzato da quanto sta avvenendo.
E mentre queste voci si diffondono, Thomas Tuchel e Kai Havertz hanno risposto alle domande della vigilia di Champions, raccontando di essere pronti a tutto pur di proseguire in questa stagione.
“Pagare per la trasferta? Non sarebbe un problema- ha detto l’attaccante tedesco – Ci sono cose più complicate in questo momento, ci sono cose più grandi del calcio. E se servirà, bus o aereo, pagherò di tasca mia”.
Le problematiche per il Chelsea si accavallano e si può capire una certa confusione nell’approcciare la routine per i Blues, abituati, come ogni club professionistico, a pianificare anche il più piccolo dettaglio.
L’ultimo capitolo relativo al caos Chelsea riguarda la vendita dei biglietti per i quarti di finale di Fa Cup con il Middlesbrough, in programma sabato al Riverside Stadium.
L’impossibilità di vendere biglietti per il settore ospiti per la sfida di sabato, per le noti sanzioni imposte dal governo inglese, ha portato il Chelsea a richiedere alla formazione avversaria di giocare la sfida a porte chiuse.
Il Middlesbrough ha rifiutato seccamente, replicando anche con un certo disappunto alla richiesta dei Blues, che il Boro ha definito “bizzarra e priva di merito”. Inoltre, il Boro si è soffermato su un particolare passaggio della richiesta del Chelsea, in cui il club di Stamford Bridge si appellava alla “integrità sportiva” per giustificare le porte chiuse.
Considerate le ragioni di queste sanzioni, è estremamente ironico che il Chelsea parli di “integrità” sportiva come ragione per chiedere di giocare a porte chiuse
Nel tardo pomeriggio, poi, la FA ha comunicato che il Chelsea ha ritirato la richiesta di giocare a porte chiuse, aggiungendo che “la Football Association è al lavoro con Chelsea, Premier League e il Governo inglese per trovare una soluzione affinché i tifosi del Chelsea possa assistere alle partita ed i tifosi ospiti possano partecipare alle sfide di Stamford Bridge, pur sempre nel rispetto delle sanzioni”.
Quegli stessi tifosi che attendono con ansia di capire cosa sarà del futuro prossimo dei Campioni d’Europa in carica: a Stamford Bridge raramente il cielo è stato così offuscato.