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Diego D'Avanzo·7 febbraio 2024

Caos ADL: "Bari 2ª squadra del Napoli", il figlio si dissocia e sindaco 🤬

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Lo show di Aurelio De Laurentiis nella conferenza stampa andata in scena oggi (qui le dichiarazioni complete) hanno creato malumore all’interno della stessa famiglia De Laurentiis.

Tra le parole rilasciate oggi ADL aveva definito il Bari “La seconda squadra del Napoli”, espressione infelice che ha scatenato la risposta del sindaco di Bari Antonio De Caro: Trovo le parole di Aurelio De Laurentiis […] offensive nei confronti dell’intera comunità di tifosi baresi. Con tutto il dovuto rispetto per il Napoli, non siamo la seconda squadra di nessuno. Abbiamo una storia e una dignità che non possono essere vilipese in questo modo”.


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Il primo cittadino di Bari ha poi chiuso con una richiesta perentoria: Chiedo ad Aurelio De Laurentiis di scusarsi al più presto con tutti i baresi per questa uscita a dir poco infelice, che ferisce la nostra passione e la nostra identità”.

Anche il figlio di Aurelio De Laurentiis, Luigi, ha rilasciato delle dichiarazioni forti: È inutile che io ci giri intorno: devo dissociarmi dalle dichiarazioni rilasciate da mio padre, presidente dell’altra squadra della FilmAuro. Così come non sempre un figlio la pensa come il proprio padre, può accadere che due soci non condividano la stessa visione aziendale”.

Luigi De Laurentiis ha poi continuaro: Non è possibile parlare di Bari e del Bari derubricandole a seconda squadra del gruppo non solo perché non è vero ma, inoltre, non rende giustizia alla storia di questa piazza. In ogni caso che ci sia stato un malinteso o meno, quanto accaduto è la dimostrazione nei fatti della totale autonomia che esiste fra le due realtà aziendali”.

Lo stesso Aurelio De Laurentiis ha voluto correggere le sue parole tramite il suo account X: “Io penso che avere come proprietà due squadre, in due diverse categorie, sia semplicemente un valore aggiunto, per entrambe. Era questo il senso del mio ragionamento. Il Bari è guidato da mio figlio Luigi De Laurentiis in totale autonomia ed è stato a un passo dalla serie A solo sette mesi fa. L’obiettivo della proprietà è quello di portarlo più in alto possibile. Se le mie parole hanno offeso i tifosi mi dispiace”