Inter News 24
·1 settembre 2025
Calciomercato Inter, Biasin duro: «Niente colpo ad effetto, tifosi delusi»

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·1 settembre 2025
Le operazioni di mercato chiuse dall’Inter di Cristian Chivu non convincono del tutto gli addetti ai lavori. Tra le voci più critiche c’è quella di Fabrizio Biasin, giornalista e noto opinionista vicino alle vicende nerazzurre, che sui social ha espresso la propria opinione al termine della finestra estiva.
Secondo Biasin, pur riconoscendo la bontà tecnica delle scelte operate dalla dirigenza, il club nerazzurro avrebbe sottovalutato un aspetto fondamentale: la gestione dell’ambiente e il rapporto con i tifosi dopo una stagione conclusa in modo traumatico.
SULLA STRATEGIA – «Mercato chiuso. Al netto delle questioni tecniche – ovviamente fondamentali, il campo “dirà” – la sensazione è che all’Inter abbiano colpevolmente sottovalutato la questione ambientale. Una squadra reduce da un finale di stagione sportivamente “drammatico” aveva bisogno di una scossa emotiva, ovvero quantomeno di un colpo di mercato ad effetto, anche a costo di andare contro i propri principi di logica e gestione».
SULLE ASPETTATIVE TRADITE – «Se tu fai intendere che arriverà un giocatore importante, ma poi quel giocatore non arriva (Akanji per Pavard è solo una questione di impellente necessità), diventa difficile far digerire una strategia diametralmente opposta, quella della “linea giovane”, a meno che tutto non vada subito per il verso giusto. Viceversa, al primo inciampo ti devi aspettare che la gente si incazzi».
SULLA SQUADRA – «La squadra resta potenzialmente molto forte, ma adesso è tenuta a fare uno sforzo doppio: se prima doveva dimostrare quel che vale solo agli avversari, ora dovrà riconquistare anche i suoi stessi tifosi».
Biasin ha poi affrontato anche la questione legata a San Siro, parlando di una situazione «grottesca» che non aiuta il gruppo: «Non si può abbandonare San Siro al suo destino… il tifoso lo conquisti con i risultati, ma anche con un’iniezione di felicità potenziale che non c’è stata».
Parole dure che fotografano bene l’umore della piazza: l’Inter resta competitiva, ma dovrà ritrovare compattezza dentro e fuori dal campo.