Calcagno (AIC): «Mondiale per Club? La FIFA ci ascolti, o la causa andrà avanti» | OneFootball

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·24 giugno 2024

Calcagno (AIC): «Mondiale per Club? La FIFA ci ascolti, o la causa andrà avanti»

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«Lamentiamo il fatto che, unilateralmente e senza consultazioni, si sia aggiunta una competizione in calendario già affollato. I primi studi della FIFPro (il sindacato internazionale dei calciatori, ndr) su quanto sia nocivo per la salute dei top player tutto questo insieme di partite risalgono al 2019. L’azione legale è una strategia condivisa con la World League, anche la Lega Serie A è con noi in questa battaglia».

Così ai microfoni di Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1 Umberto Calcagno, presidente dell’Associazione Italiana Calciatori, sull’azione legale presentata contro la FIFA per la creazione del Mondiale per Club 2025. «Deve avere un riscontro immediato, purtroppo non l’ha avuto fino a oggi. Oggi siamo arrivati a un contesto in cui i top player potrebbero arrivare a 85 partite nel corso di una stagione sportiva senza soluzione di continuità rispetto alla precedente. Siamo davvero arrivati a un punto di non ritorno».


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L’uscita, poi smentita, di Ancelotti sul Mondiale per Club conferma che il problema sia sentito anche dai grandi club europei: «Senza dubbio, anche perché l’intervista di mister Ancelotti è stata molto più ampia: l’aspetto economico ha avuto più risalto, ma si è parlato proprio della difficoltà di gestire i ragazzi in una stagione che non finirebbe mai».

«Credo che proprio in questo momento ci sia finalmente un’attenzione diversa su questo aspetto: i dirigenti e gli allenatori che stanno cercando di programmare la prossima stagione sportiva non sanno come fare. Abbiamo fatto uno studio: in una rosa di 32 calciatori, otto giocano il 50% del minutaggio complessivo. Siamo in una situazione di sovraccarico. C’è una grandissima preoccupazione anche da parte dei giocatori di non poter essere più in grado di svolgere la loro attività e di non poter essere al meglio per un numero di partite così elevato», ha aggiunto ancora Calcagno.

«Si deve puntare a sederci tutti quanti allo stesso tavolo. Ci sono anche accordi collettivi che prevedono periodi feriali e che oggi salterebbero. La cosa positiva è che non è più solo una questione sindacale. Se la FIFA continuerà a rifiutare la possibilità di interloquire, andremo avanti», ha aggiunto ancora il numero uno dell’Assocalciatori.

«Non bisogna essere grandi esperti per capire che un ente regolatore che impone anche le date alle Nazionali e tutto ciò che viene organizzato nel mondo del calcio non può da solo inserire una nuova competizione nell’unico periodo di riposo rimasto per i calciatori. Un problema che ci sarà presto anche nel calcio femminile, si parla del prossimo Mondiale per Club tra metà gennaio e metà febbraio, con i campionati che si dovrebbero fermare per farlo disputare. Ormai è un tema talmente ampio che speriamo venga risolto presto», ha concluso Calcagno.

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