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·24 dicembre 2024
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In una lunga intervista rilasciata a La Stampa Gigi Buffon ha voluto parlare del suo libro Cadere, rialzarsi, cadere, rialzarsi e di cosa lo ha spinto a scriverlo. Di seguito le parole dell’ex portiere della Juve e attuale capo delegazione della nazionale italiana.
COSA HA VOLUTO SPIEGARE NEL SUO LIBRO – «La mia è una vita fatta di scelte. Qualcuno le capisce, altri no: ma le scelte fatte hanno sempre una logica, un filo conduttore».
QUANDO É IN PACE CON SE STESSO – «Quando sono me stesso: sempre. Non riuscirei a vivere in un modo diverso, sto bene se faccio qualcosa che mi mette in discussione e che può accrescere la mia autostima: spesso ho pagato in prima persona, ma non ho mai messo in mezzo gli altri, la squadra, la società».
CREDIBILITÁ – «Per la credibilità devi rinunciare anche ai soldi. E io, spesso, l’ho fatto».
LA CREDIBILITÁ PORTA ALLA LIBERTÁ – «Si, me la sono guadagnata. Anche ammettendo o raccontando i miei errori, le mie debolezze».
NON NASCONDERE LE PROPRIE FRAGILITÁ PUO’ AIUTARE GLI ALTRI SE SI É UN PERSONAGGIO FAMOSO – «Non lo so. So solo che aiuta me. I supereroi non esistono, l’ho toccato con mano in questi anni».
NIENTE SUPEREROI – «Siamo tutti uomini medi e ognuno di noi può tirare fuori gesti virtuosi o scivolare in azioni deprecabili. Come diceva Andreotti: non vedo giganti accanto a me, condividere le fragilità è un segreto della vita. Di tutti».