Buffon: «Bidone della spazzatura? Mi vergogno di quella frase. Sul rosso a Zidane nel 2006 usarono la tv» | OneFootball

Buffon: «Bidone della spazzatura? Mi vergogno di quella frase. Sul rosso a Zidane nel 2006 usarono la tv» | OneFootball

In partnership with

Yahoo sports
Icon: Calcio e Finanza

Calcio e Finanza

·16 maggio 2025

Buffon: «Bidone della spazzatura? Mi vergogno di quella frase. Sul rosso a Zidane nel 2006 usarono la tv»

Immagine dell'articolo:Buffon: «Bidone della spazzatura? Mi vergogno di quella frase. Sul rosso a Zidane nel 2006 usarono la tv»

Gianluigi Buffon, ex portiere e capitano di Juventus e Nazionale, è uno dei protagonisti del Salone del Libro di Torino, dove oggi presenta il suo libro “Cadere, rialzarsi, cadere, rialzarsi”.

Ovviamente Buffon, dopo aver raccontato la sua opera, ha fatto alcune riflessioni sulla propria carriera da calciatore rivelando anche qualche aneddoto che vanno dalla Nazionale, compresa la finale dei Mondiali 2006, ma anche la famosa dichiarazione relativa al “bidone della spazzatura al posto del cuore” nei quarti di finale di Champions League 2018 dopo una sfida al Santiago Bernabeu contro il Real Madrid.


OneFootball Video


«È stato uno dei punti più alti della mia carriera – ha scherzato Buffon –. Ora che è passato qualche anno mi vergogno di quello che ho detto. Avevo una certa età, rappresentavo qualcuno, ero il capitano. Le mie fortune o sfortune dipendevano solo da me. Però devo anche dire che se tornassi indietro ridirei tutto. In quel momento, riuscire a far sbollire quell’amarezza, non era solo una partita persa, era qualcosa di speciale, una rimonta epica, in uno stadio epico, con un gruppo che aveva dimostrato un carattere e un’unione speciale, eravamo dei pazzi e dei sognatori. Il giorno prima della partita ci parlavamo e quello è stato il più grande dispiacere. Ad oggi io non so ancora perché sono stato espulso e quindi l’arrabbiatura alle interviste era anche per quello».

Sul rapporto con gli arbitri: «Li ho amati quasi tutti (ride ndr). Moreno? Avevamo capito che i media avevano condizionato il sentimento popolare, tutti hanno visto, a giusta ragione, in Moreno il vero nemico numero uno che ci ha fatto uscire. Probabilmente la colpa era nostra, però lui arbitrò in maniera ignobile. Uscimmo dall’aeroporto quasi tra gli applausi».

Una Champions sfiorata tre volte con la Juventus nella sua carriera, e che vede ora l’Inter protagonista della finale per la seconda volta in tre anni: «Ho un ruolo, in questo momento, che è federale superpartes. La verità però è una: le partite e le finali sarebbe giusto che lo vincesse le squadre che lo meritano veramente. Chi se lo meriterà tra PSG e Inter la prenderà. Ho perso tre finali, in nessuna delle tre abbiamo meritato di vincere. Con il Real Madrid abbiamo meritato di perdere, con il Barcellona abbiamo reagito un momento… La Champions dispiace per la gente della Juve, ma a me non cambia niente, vuol dire che in quel momento sono stati più bravi gli altri».

In Nazionale è arrivata invece la vittoria nel 2026 dei Mondiali in Germania, dove in finale fu espulso Zinedine Zidane dopo la testata a Marco Materazzi: «In quel momento sono stato il VAR (ride ndr). La mia reazione e la mia corsa verso la zona incriminata ha fatto sì che gli arbitri si accorgessero che qualcosa era successo. Non lo diranno mai, ma l’azione è stata rivista in tv da loro. Tutto quello che era successo l’avevo visto solo io».

«Cassano? Non ho mai litigato con lui, eravamo come gemelli. Sono cose che un po’ mi dispiacciono, ho sempre dato grande valore ai rapporti e all’amicizia. Il fatto che qualcuno volesse speculare su questo mi ha dato disagio. Allegri? Mi diceva sempre “Te Gigione sei bellissimo perché vivi in un totale stato di incoscienza, ma questa è la tua forza”. Ogni tanto ci ripenso e penso che forse è vero».

Infine, un commento sulla finale di Coppa UEFA del 1999 fra Marsiglia e Parma, in cui giocava un giovane Buffon: «All’epoca valeva come la Coppa Campioni, forse di più. Ma non mi piacque perché si giocò a Mosca in uno stadio enorme e con poca gente».

Visualizza l' imprint del creator