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·29 maggio 2025
Brescia, club davanti al Tribunale Federale: Cellino denuncia “truffa ai danni del club”

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·29 maggio 2025
Oggi è una giornata cruciale per il Brescia Calcio: la società è attesa dinanzi al Tribunale Federale Nazionale per rispondere dell’inadempienza nei versamenti IRPEF e INPS relativi a quattro mensilità. La Procura Federale ha richiesto una penalizzazione di 4 punti, che comporterebbe la retrocessione della squadra.
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La difesa di Cellino: “Siamo stati truffati tutti” Il presidente del Brescia, Massimo Cellino, ha affidato a La Gazzetta dello Sport un’accorata difesa della propria posizione, denunciando un presunto raggiro a danno della società e delle istituzioni coinvolte:
“Siamo stati truffati. Non solo io, ma anche la Covisoc e l’Agenzia delle Entrate. Siamo vittime di un’operazione scorretta. Mi sento completamente abbandonato e devastato. Preferirei qualsiasi altra sorte piuttosto che vedere infangato il mio nome in questo modo”.
Accuse alla FIGC e sospetti sulla Sampdoria Secondo Cellino, la sentenza sarebbe già stata indirizzata:
“Quando la FIGC fissa la data del playout prima che si sia pronunciato un tribunale vero, significa che le decisioni sono già state prese. Non mi sento tutelato. Abbiamo documenti che provano la correttezza dell’operazione, inclusa la quietanza dell’Agenzia delle Entrate. Se fossimo stati giudicati dal TAR, sarei stato sereno. Ma questo non è un processo equo”.
Il presidente delle Rondinelle insinua inoltre che il procedimento possa essere finalizzato a favorire la permanenza in Serie B della Sampdoria:
“Si mormora che tutto ciò sia stato orchestrato per garantire una possibilità di salvezza alla Samp. Non ho prove, ma è difficile credere altrimenti”.
La posizione sulla Serie B e il futuro societario Cellino si oppone anche all’ipotesi di un allargamento del campionato cadetto:
“La Serie B deve restare a 20 squadre. Se mi proponessero di rinunciare al processo in cambio di una B a 22, direi comunque di no. Non sono disposto a sacrificare i miei principi”.
Infine, il presidente ha confermato di aver avviato da tempo le trattative per la cessione del club:
“Avevo praticamente concluso la vendita del Brescia ad Andrea Radrizzani. Il mio ciclo era finito. Ma tutta questa vicenda ha congelato ogni trattativa. Dopo quasi 70 anni, sento il bisogno di farmi da parte. Questo calcio non mi appartiene più”.