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·3 dicembre 2024
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Il responsabile medico della Lazio Ivo Pulcini ha parlato al Messaggero di quanto capitato a Edoardo Bove in Fiorentina Inter. Di seguito le sue parole sul primo soccorso portato da Cataldi, retaggio biancoceleste, sulla possibile prognosi e poi mette in guardia sulla condizione di un altro calciatore di Serie A che per lui non è idoneo.
PRIMO SOCCORSO DI CATALDI – «La Lazio gli ha insegnato quel primo soccorso che è patrimonio culturale di tutti i giocatori del club. Danilo ha un certificato internazionale dell’Acls American heart association per soccorrere le persone in qualunque situazione di emergenza. La Lazio è stata la prima società in Italia a fare questi corsi di rianimazione cardio-polmonare con l’uso del defibrillatore. Abbiamo iniziato nel 2018 e li ripetiamo ogni due anni per ricordare le tecniche e istruire ogni nuovo arrivato. La nostra associazione “Un cuore per tutti” ha poi regalato i defibrillatori ai giocatori e in particolare quello che la squadra ha sul pullman quando va in trasferta. Inoltre abbiamo fatto comprare a Lotito un dispositivo cardiologico che si chiama sistema Sds, sudden death screening, e prevede, con dieci anni d’anticipo, la morte improvvisa in campo. È fondamentale che tutte le squadre si adoperino per averlo».
PROGNOSI – «Escludo una crisi epilettica improvvisa se non l’aveva mai avuta in passato. Quella problematica, con una specialista e una precisa procedura, potrebbe tranquillamente essere tenuta sotto controllo. Se dovessero essere riscontrate aritmie, andrebbe valutato con diverse prove da sforzo, ciclo ergometro, elettrocardiogramma e tac coronarica, la risonanza magnetica-cardiaca. Tutti i metodi con cui si dà o si nega l’idoneità a un soggetto. Certo, comunque rischierebbe di non poter più giocare in Serie A, ma solo in alcuni campionati all’estero. Mi sembra strano però non siano state riscontrate precedentemente dagli esami di idoneità con la Roma. Dipende però sempre dalle valutazioni soggettive dei medici e dalla propria esperienza sul campo».
SERIE A – «Nel 2019 io visitai un giocatore importantissimo, che adesso sta andando per la maggiore e gioca in questa Serie A ma io non lo ritenni idoneo a giocare a calcio».