PianetaChampions
·10 gennaio 2025
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Rafa Leao ha parlato alla Gazzetta dello Sport toccando diversi temi nel corso dell’intervista. Di seguito le sue parole.
“Fonseca? Credo che almeno una spiegazione per tre panchine di fila puoi darla, però a volte gli allenatori fanno così. Non mi ha parlato direttamente, solo attraverso le conferenze. Era la prima volta che mi succedeva. Conceiçao ha portato energia e una nuova mentalità. Così siamo arrivati a vincere la Supercoppa. Vincere un derby in quel modo è stato stupendo: ci ha ricordato che siamo sulla strada giusta per mettere in bacheca altri titoli importanti.
Sicuramente non aspetteremo altri due anni e mezzo per vincere un trofeo. Qualcosa in noi è cambiato. Futuro? Fin da quando sono arrivato pensato che volevo star qui per anni e vincere trofei.
Zlatan è troppo importante, mi mette in testa che devo alzare il livello in ogni occasione per cercare di vincere sempre. Non posso paragonarmi a lui: è un esempio. Per me e per gli altri. Sa cosa serve per vincere e cerca di trasmetterlo a tutti noi”.
Non penso a me. L’immagine più forte che mi porterò dentro da Riad è quella di tutto il gruppo che festeggia il gol di Abraham. Un momento di gioia condiviso. Un ricordo che mi resterà per sempre e che certo racconterò ai miei bambini.
Futuro? Quando sono arrivato qua già tifavo un po’ per il Milan, la squadra dove sono passati tanti giocatori importanti che ammiravo da bambino. Ho subito capito la passione dei tifosi e cosa voleva dire portare questa maglia, che ha un peso speciale. Ho pensato che volevo star qui per anni e vincere trofei. Adesso devo solo ringraziare chi mi ha portato al Milan, chi tutti i giorni mi ha aiutato a migliorare e a crescere come giocatore e come persona. Starò bene qui anche in futuro? Sì, speriamo.
Pallone d’Oro – “Essere al top? Non sempre puoi. Ci sono anche partite ‘normali’ o in cui riesci a fare poco. Negli ultimi anni ho capito che il calcio è cambiato: contano tanto le statistiche e si guarda ai numeri di gol e assist, più che le prestazioni. Io sto cercando di diventare più cattivo davanti alla porta per aggiungere una qualità in più ed essere al livello dei top. Sogno il Pallone d’Oro, ovvio, ma per me la cosa più importante è vincere un grande trofeo con la squadra. Il Pallone d’oro è una conseguenza dei risultati con il tuo club. Per questo la mia prima ambizione è conquistare la Champions. E per riuscirci so di dover fare la differenza in ogni incontro, di dover essere importante per il Milan.
Lotta Champions – “Quando siamo tornati il mister ci ha parlato e ci ha detto di tenere i piedi per terra. Pensiamo partita dopo partita, ma io personalmente ho sentito una scossa nuova. Conceiçao ha già dimostrato di saper fare grandi cose: in carriera ha conquistato tanti trofei e lo ha già fatto anche con noi. Ha portato la sua esperienza e ora vogliamo continuare a vincere come si deve fare qui al Milan. Ci siamo rimessi a lavorare a testa bassa perché c’è da lottare per arrivare tra le prime quattro”