Bologna Motta: «Futuro? La squadra non mi ha chiesto niente» | OneFootball

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·26 aprile 2024

Bologna Motta: «Futuro? La squadra non mi ha chiesto niente»

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Le parole di Thiago Motta, tecnico del Bologna, in conferenza stampa in vista della sfida dei rossoblù contro l’Udinese

Thiago Motta ha parlato in conferenza stampa in vista della sfida del Bologna contro l’Udinese. Di seguito le sue parole.

ATTESTATI DI STIMA – «Ringrazio tutti delle belle parole perché gli elogi fanno sempre piacere ma noi pensiamo solamente alla prossima partita per poter regalare un’altra bella gioia alla nostra gente, che ancora una volta riempirà lo stadio».


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COSA GLI DICE LA GENTE PER STRADA – «Mi fanno i complimenti… fa piacere e dobbiamo continuare con questo impegno fino alla fine. Dobbiamo regalare al nostro pubblico sempre questa gioia».

SE HA VISTO UDINESE-ROMA – «Riguardo sempre le nostre partite per far vedere ai ragazzi dove dobbiamo insister e cosa possiamo migliorare. A Roma abbiamo fatto una bella prtita ma ci sono dei momenti, soprattutto nella metà campo avversaria, in cui possiamo ancora alzare il livello».

COSA HA IMPARATO DALLA SFIDA CONTRO L’UDINESE – «In quell’occasione l’Udinese ha fatto una grande prestazione che ci ha messo in difficoltà soprattutto dopo il secondo gol. Questa volta dobbiamo cercare di portare la partita dove conviene a noi e non dove conviene a loro, cosa che non ci è riuscita all’andata. Sappiamo quello che affronteremo domenica e siamo pronti nonostante davanti avremo una squadra che proverà a metterci in difficoltà».

SONO DIVENTATI PIU’ AMBIZIOSI E PAZIENTI – «Abbiamo sempre giocato con ambizione e responsabilità, ma dobbiamo considerare che in campo ci sono gli avversari. Anche a Frosinone abbiamo fatto una bella prestazione per portare la partita dalla nostra parte, così come il Monza e a Roma. La differenza è che la Roma è una squadra che vuole giocare e in questo modo la partita è più aperta. Sicuramente quella contro l’udinese sarà una partita diversa, in cui noi dovremo essere bravi ad approfittare dei loro punti deboli. Spero che riusciremo a offrire ai nostri tifosi il miglior calcio possibile. I ragazzi in campo devono capire i momenti e questo in campo funziona quanto tutti e 11 ragionano allo stesso modo: il calcio è uno sport collettivo e noi ora stiamo riuscendo a farlo bene».

CONTROLLO DEL PALLONE COME MARCHIO DEL GIOCO – «Si, voglio anche questo ma voglio anche la capacità di ribaltare il gioco velocemente, di attaccare l’avversario con pochi passaggi quando ci lasciano gli spazi. Non è però sempre possibile e dobbiamo essere in grado di capire le situazioni».

PREPARERA’ LA SFIDA CON L’UDINESE DIVERSAMENTE – «Penso di si, ma se vengono qua per giocare dobbiamo essere pronti anche a quello. Credo però che tenteranno spesso di chiudersi e noi dovremo essere in grado di affrontare questo aspetto in modo collettivo».

CRESCITA SENZA SBANDATE – «Questa è una forza dei ragazzi in campo, come o è stata dopo aver subito il gol della Roma all’Olimpico. Abbiamo avuto un momento della partita in cui abbiamo difeso bene ma abbiamo regalato palla all’avversario e la Roma provava ad affondare il colpo. Siamo però stati bravi a riequilibrare la partita e sfruttare l’occasione per il 3-1».

PREFERENZA PER LA ROSA CORTA – «La mia idea è quella di preferire la qualità e non la quantità. preferisco una rosa corta con giocatori di qualità che possono coprire più ruoli. El Azzouzi è un giocatore che oggi può giocare in più parti del campo e questo mi piace. Oggi ci sono giocatori che stanno partecipando poco perché la rosa è ampia e questo non mi piace».

DOPO LA ROMA SI ERA DETTO STANCO – «Si, non scherzavo. Dopo la partita di Roma ero molto stanco così come i ragazzi. Ma siamo giovani e recuperiamo velocemente».

EL AZZOUZI – «Sono orgoglioso del fato che i ragazzi da subito hanno creduto in quello che volevamo proporgli. Con l’arrivo dei risultati ovviamente è stato ancora più semplice ma anche quando i risultati non sono arrivati loro erano convinti di quello che facevamo… Penso alla partita col Cagliari in cui abbiamo avuto la pazienza di continuare a fare quello che aveva preparato, nonostante la partita fino a quel momento non stesse andando bene. Così mi rende orgoglioso la partita di Ndoye a Roma dopo l’errore di Frosinone. Questi ragazzi seguono tutto ciò che gli proponiamo, provando ogni giorno in allenamento questi concetti».

QUALIFICAZIONE ARITMETICA IN EUROPA – «Il nostro obiettivo per domenica è offrire ai nostri tifosi il miglior calcio possibile, perché del risultato non possiamo avere il controllo. Dobbiamo prepararci sul nostro lavoro e curare tutti gli aspetti di quello che dobbiamo fare. Daremo il massimo e stare attenti a ogni dettaglio… Per il resto vedremo alla fine».

8 PUNTI DALLA CHAMPIONS – «Ora quello che conta è l’Udinese e come affronteremo questa partita».

IL BOLOGNA COME UNA FAMIGLIA – «Trattandosi di un gioco collettivo e considerando che i ragazzi e le persone che lavorano più stanno di più tra di loro che con la loro famiglia è sicuramente un aspetto da considerare. Questo si riflette anche in campo, quando un giocatore entra per soli 5 minuti giocando per aiutare i compagni. C’è tanto rispetto tra ogni componente e tutti lavorano moltissimo dando ognuno il massimo per poter giocare la partita successiva e creando una sana competizione che aumenta il livello del gruppo. Sono d’accordo, l’ambiente aiuta».

GOL NEL FINALE – «Questo è un dato importante che però non può riassumere totalmente la stagione di una squadra. Quando succedono cose così possono incidere sul piano mentale».

LAVORO ESTERNI – «Più che aprire o non aprire il campo, penso che oggi il giocatore per diventare più importante e incisivo deve saper giocare a destra come a sinistra. Ho avuto la fortuna di giocare con Leo Messi che quando stava bene se veniva utilizzato come difensore centrale era il miglior difensore centrale del mondo. Un piccolo sacrificio quindi lo possono fare tutti, per essere completi».

SOUAMORO – «L’ho visto bene, molto bene e con il sorriso. E’ un ragazzo che ha una grande forza mentale e che tornerà alla grande. Tutto il recupero che ha fatto è stato grandioso, ha sempre chiesto di fare qualcosa in più presentandosi per primo e andandosene per ultimo. Quando ha voglia ha voglia, ha grande attitudine e non ho nessun dubbio che tornerà a giocare ad alto livello. Con la voglia che ha può arrivare dove vuole».

LA SQUADRA GLI HA CHIESTO DEL SUO FUTURO – «No e non lo hanno mai fatto. Pensano alla prossima partita come faccio io, perché dovremo fare la miglior partita della stagione».

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