
OneFootball
Emilio Scibona·9 luglio 2023
🏆 Berlino, 17 anni dopo: che fine hanno fatto i campioni del mondo 2006

In partnership with
Yahoo sportsOneFootball
Emilio Scibona·9 luglio 2023
Il 9 luglio 2006 l’Italia vinceva la sua quarta Coppa del Mondo battendo ai rigori la Francia nella finale di Berlino.
L’apice dello straordinario percorso compiuto dalla Nazionale azzurra nella kermesse iridata in Germania, nonché la consacrazione di una generazione di talenti che, oggi, sembra quasi irripetibile.
Da quella partita sono passati ben 17 anni. Un lasso di tempo importante che, però, non basta a sfocare il ricordo di quella grande cavalcata, che resta impresso nella memoria a maggior ragione pensando che la finale del 2006 resta, ad oggi, l’ultima sfida giocata dall’Italia in una gara ad eliminazione diretta di un Mondiale.
Impossibile dimenticare quella serata, come anche quella squadra assieme a tutti i suoi protagonisti: ma cosa fanno oggi gli artefici sul campo della magica notte berlinese?
Essendo passati tanti anni fisiologicamente hanno quasi tutti appeso le scarpette al chiodo: l’unica eccezione è Gigi Buffon. Il leggendario portiere azzurro e della Juve (che su quel trionfo ci ha messo più volte le sue salvifiche mani) potrebbe farlo a breve, alla veneranda età di 45 anni, dopo un biennio vissuto al Parma: al momento però è un calciatore in attività.
Per quanto riguarda la difesa Fabio Grosso e Fabio Cannavaro (due simboli di quella notte e dell’intero Mondiale) adesso sono allenatori: l’autore del rigore decisivo (nonché della rete del vantaggio nella semifinale contro la Germania a Dortmund) e il capitano e baluardo della retroguardia sono entrambi senza panchina dopo una stagione che li ha visti impegnati in B. Grosso ha trionfato con il Frosinone promosso; Cannavaro è invece stato esonerato dal Benevento poi retrocesso in C.
Anche Gianluca Zambrotta inizialmente sembrava dover intraprendere la carriera d’allenatore ma dopo qualche esperienza da collaboratore tecnico non ha più esercitato. Adesso il terzino destro di quella squadra ha comunque un ruolo di prestigio: quello di vice-Presidente del Settore Tecnico FIGC. Marco Materazzi (altro protagonista della finale, in cui segnò di testa la rete dell’1-1 e fu causa efficiente dell’espulsione di Zidane) dopo aver vinto un titolo da giocatore-allenatore in India con il Chennai si è dedicato all’imprenditoria.
Il richiamo della vita da allenatore è stato forte anche per quasi tutti i centrocampisti della nazionale del 2006. Andrea Pirlo è stato nominato da poco tecnico della Sampdoria dopo l’esperienza in terra turca al Karamguruk; Gennaro Gattuso è in cerca di una nuova avventura dopo l’infelice esperienza di Valencia e stesso discorso vale per Daniele De Rossi, la cui prima da capo allenatore alla SPAL non è andata bene.
Mauro Camoranesi invece guida il Floriana, squadra del massimo campionato maltese. L’eccezione che conferma la regola è Simone Perrotta, rimasto comunque nel calcio: attualmente è Vicepresidente settore giovanile e scolastico della FIGC.
Gli unici a non sembrare particolarmente attratti dalla prospettiva di diventare allenatori sono gli attaccanti di quella squadra, che non hanno nemmeno provato a sedersi in panchina. Francesco Totti dopo aver lasciato l’incarico alla Roma ha fondato una società di consulenza sportiva; Luca Toni (pur avendo preso il patentino) adesso è opinionista televisivo così come anche Alex Del Piero. Stesso discorso valido anche per l’altro subentrante di quella gara, Vincenzo Iaquinta, che ad oggi non ha ruoli operativi nel calcio.
Gli altri due membri di quel reparto (rimasti in panchina nella notte di Berlino) ovvero Pippo Inzaghi e Alberto Gilardino hanno invece intrapreso la carriera da allenatori ritrovandosi (come Grosso e Cannavaro) anche loro in B, alla guida rispettivamente della Reggina e del Genoa poi promosso in A. Serie B nella quale tornerà ad allenare anche Alessandro Nesta (il cui Mondiale fu condizionato da un brutto infortunio): l’ex difensore di Milan e Lazio guiderà la Reggiana.
Tra i campioni allenatori troviamo anche Amelia (oggi senza squadra); Barone (ex collaboratore della Salernitana); Barzagli (attualmente assistente delle nazionali giovanili) e Oddo, oggi disoccupato ma uno degli iridati del 2006 assieme a Inzaghi, Grosso e Pirlo ad aver allenato in Serie A in attesa di Gilardino. Diverse le scelte invece di Zaccardo e Peruzzi: il primo è diventato procuratore, il secondo ha intrapreso la carriera da dirigente, anche lui dopo aver inizialmente provato ad allenare.
Chi invece ha smesso di allenare è il c.t. di quella squadra leggendaria ovvero Marcello Lippi. Il tecnico viareggino ha chiuso la sua carriera nel 2020 dopo una lunga parentesi in Cina prima da allenatore del Guangzhou Evergrande e poi della nazionale cinese.