Bari, che errore non averla chiusa: il Cesena (in dieci) acciuffa il pareggio. È 1-1 al triplice fischio | OneFootball

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·25 gennaio 2025

Bari, che errore non averla chiusa: il Cesena (in dieci) acciuffa il pareggio. È 1-1 al triplice fischio

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Match valevole per la ventitreesima giornata del campionato di Serie B, all’Orogel Stadium – Dino Manuzzi è il Bari a partire meglio. Biancorossi aggressivi sin da subito, in un trend che sta accompagnando le ultime uscite dei pugliesi, su quella che dunque pare essere una precisa indicazione tattica e attitudinale di Moreno Longo.

Il Cesena comincia a presentarsi al match dopo dieci minuti con Adamo e, soprattutto, Calò, la cui ottima punizione è il primo di due slanci di protagonismo del calciatore, ma il secondo risulterà nefasto per lui e la squadra. Gli ospiti ci riprovano con Benali e continuano a giocare meglio il pallone rispetto ai padroni di casa. Il gol di Favilli al 22′ è il premio meritato: combinazione tra Obaretin e Benali, il difensore – in uno slancio di koulibaliana memoria, per restare nell’orbita De Laurentiis – arriva sul fondo e serve Favilli, abile ad anticipare il diretto avversario e a battere Klinsmann.


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Il vantaggio degli avversari non tramortisce il Cesena, che cerca di pareggiare l’intensità del Bari, pur faticando a trovare tracce pulite per i propri calciatori più talentuosi. Poco coinvolto Shpendi, sempre interessante la tecnica di Tavsan ma le sue giocate non sono finalizzate ad aumentare la pericolosità della manovra. Al 36′ nuovo episodio cruciale: gomitata di Calò a Benali, il centrocampista dei romagnoli si rende subito conto della sciocchezza fatta e chiede scusa, ma è tardi: Giua viene richiamato dal VAR, on field review e cartellino rosso. Cesena, dunque, in dieci.

Poco dopo cambio forzato per il Bari, che sostituisce l’infortunato Lella con Sibilli. Nonostante la situazione compromessa, i bianconeri dimostrano di essere una squadra in condizione, e al 47′ tentano di bussare (senza successo) alla porta di Radunovic con un colpo di testa di Prestia.

La ripresa si rivela immediatamente caratterizzata da un’inevitabile copione: possesso prolungato del Bari, scialbi tentativi del Cesena, chiamato a difendersi – seppur in svantaggio e con un uomo in meno – per evitare l’imbarcata e tenere in piedi la speranza. Al 59′ bellissima combinazione Dorval-Falletti-Maita, con quest’ultimo che serve un insidioso pallone in area di rigore, ma la retroguardia romagnola scaraventa la minaccia in calcio d’angolo. Sette minuti dopo è il momento di Nicholas Bonfanti, che fa il suo esordio con la maglia dei Galletti.

All’80’ la partita cambia improvvisamente, palesando l’unica pecca del pomeriggio del Bari, ovvero non aver chiuso la partita: Kargbo entra in area e calcia, colpendo il palo. Sulla respinta si fionda La Gumina, che viene atterrato da Obaretin: calcio di rigore ma errore di Giua, che avrebbe dovuto lasciar giocare in virtù del gol segnato da Bastoni sul proseguimento dell’azione. Proteste vibranti, ma inutili, da parte dei calciatori del Cesena, che ad ogni modo esultano poco dopo grazie a La Gumina, che trasforma il penalty.

Il pareggio risveglia i romagnoli, guidati da un incredibile Kargbo, che ha letteralmente ribaltato il match dei suoi. Il Bari, scosso dall’evento, fatica a macinare trame di gioco pulite. Al triplice fischio, dunque, il tabellone segna 1-1: rammarico per gli ospiti, punto guadagnato invece per il Cesena, bravo a non accantonare la speranza di poter acciuffare il pareggio.

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