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·8 febbraio 2024

Barça, Laporta nei guai: nel mirino del fisco per una società a Hong Kong

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Dopo essere finito nel mirino della giustizia spagnola per il caso Negreira, il presidente del Barcellona Joan Laporta rischia di finire nei guai per una indagine della Agenzia delle Entrate spagnola su una sua società, la Core Stole SL, con ramificazioni a Hong Kong.

Come riporta il quotidiano spagnolo El Confidencial, le indagini del Fisco sono iniziate la scorsa estate con una accelerazione nelle ultime settimane. Non è la prima volta che Laporta finisce sotto indagine per questa società, visto che nel gennaio 2023 fu accusato di frode aggravata, ma il caso fu archiviato dopo un accordo extragiudiziale con la persona che aveva sporto denuncia contro il presidente del Barcellona.


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Laporta frode fiscale società Hong Kong – La vicenda si intreccia con il Barcellona

Laporta è stato co-amministratore e azionista della Core Stole SL dall’agosto 2011 all’aprile 2019, insieme all’altro amministratore Joan Oliver, molto vicino a Laporta stesso e direttore generale del Barcellona durante il suo primo mandato di presidenza, durato dal 2003 al 2010. All’interno della società erano presenti, come azionisti, anche Xavier Sala Martin, vicepresidente dei blaugrana, e Rafael Yuste, consigliere personale di Laporta.

Le indagini si concentrano su presunte frodi avvenute durante quegli anni che vedevano Laporta coinvolto nella società. Gli investigatori stanno provvedendo ad ascoltare tutte le persone fisiche e giuridiche che hanno avuto rapporti con la Core Stole per avere tutte le informazioni fiscali del periodo sotto indagine. E secondo indiscrezioni giuridiche, sarebbero già state trovate delle operazioni sospette che potrebbero portare a una denuncia penale ai danni di Laporta, che per il momento preferisce il silenzio.

La storia della Core Stole si intreccia con quella del Barcellona, visto che Laporta fondò la società appena dopo aver perso le elezioni per un secondo mandato da presidente dei blaugrana nel 2010 contro Sandro Rossell, anche lui sotto indagine per il caso Negreira. L’obiettivo dell’attuale numero uno dei catalani era quello di unire le forze con personalità a lui vicine per fornire servizi di consulenza, ma più avanti questo gruppo di persone utilizzò la Core Stole per gestire una seconda società a Hong Kong, la CSSB Limited.

La società asiatica nel 2014 accolse nel suo capitale il club calcistico del CF Reus, che non esiste più dal 2020, dopo essere stata sommersa dai debiti, dando così l’addio dopo 111 anni di storia. Nonostante l’obiettivo di portare la realtà catalana nel calcio professionistico, questa non è mai andata oltre la Terza divisione. E nel 2018 fu estromessa dalla Seconda divisione per non aver onorato gli accordi economici con i suoi calciatori.

La CSSB Limited, che nel 2021 ha visto passare il suo presidente Bryan Bachner al Barcellona come responsabile della sede del club proprio nella città asiatica, ha deciso di aprire a capitali terzi con il denaro che è stato convogliato sotto forma di prestiti partecipativi da Core Store SL e CSSB Limited. In cambio, agli investitori sono stati promessi rendimenti annuali del 6% che dovevano essere maturati mensilmente. In mancanza di risultati, la società ha dovuto restituire per intero gli investimenti ricevuti. C’è massimo riserbo sulle cifre, visto che alle società di Hong Kong viene garantito un alto livello di riservatezza, nonostante la Spagna non lo consideri un paradiso fiscale.

Laporta frode fiscale società Hong Kong – Finanziatori non risarciti

Fatto sta, che nonostante la restituzione in toto dei capitali da parte della CSSB Limited, così come quelli della Core Stole, i finanziatori non hanno visto rientrare tutto l’ammontare investito. Fra questi anche un tennista professionista residente a Barcellona, il cui nome non è stato ancora reso noto, che ha perso un totale di 50.000 euro. È andata peggio a un investitore privato che ha visto volatilizzarsi ben 450.000 euro.

Laporta, che aveva respinto le accuse nel corso della prima indagine dando la colpa al socio Oliver, risulta però come proprietario dello studio legale che è la sede della Core Stole SL. Inoltre, alcuni documenti interni di Core Store SL e CSSB Limited dimostrano che il presidente del Barça ha partecipato alla gestione di queste società. I rapporti con gli azionisti erano gestiti direttamente dal suo studio legale e, in almeno un’occasione, Laporta ha firmato un “accordo di sottoscrizione” di azioni per conto della società di Hong Kong, proprio il giorno che ha visto la CSSB Limited raccogliere 50.000 euro. La CSSB, secondo il registro commerciale dell’ex colonia britannica, è ancora operativa.

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