🎥 Ranieri: "Viaggio stupendo. Avevo paura a tornare, lascio a malincuore" | OneFootball

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Marco Alessandri·21 maggio 2024

🎥 Ranieri: "Viaggio stupendo. Avevo paura a tornare, lascio a malincuore"

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Claudio Ranieri ha detto addio al calcio. All’età di 72 anni il tecnico romano lascia il Cagliari dopo le due imprese firmate in quest’anno e mezzo, prima la promozione raggiunta grazie al gol di Pavoletti in pieno recupero nella finale di ritorno a Bari, e poi la salvezza di quest’anno.

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Un allenatore gentiluomo, così è stato spesso definito il tecnico, autore di una vera e propria impresa quando riuscì a guidare il Leicester fino alla conquista della Premier League.


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La notizia dell’addio al mondo del pallone da parte di Ranieri ha colto di sorpresa il popolo rossoblù, che sicuramente sperava di vedere ancora il proprio mister al timone. Le ragioni di questa decisione, allora, le ha spiegate proprio il diretto interessato, tramite un video postato sui canali social dal Cagliari.

Nel video completo, visibile sul profilo Instagram del club sardo, l’intero messaggio di Ranieri:

Io credo che il mio viaggio sia iniziato nel 1988, abbiamo fatto tre anni stupendi, poi, ci sono state due promozioni e una salvezza. Poi sono andato via e sono diventato grande. Adesso mi sembra giusto, dopo la promozione che magari non ce l’aspettavamo così immediata quando sono arrivato a gennaio, e poi questa salvezza, arrivata, io avevo detto all’ultimo secondo perché avevo ancora n mente il gol di Pavoletti al 94′, però ho deciso la cosa giusta, lasciare adesso. Avevo messo i tre anni ma è giusto lasciare ora. A malincuore, decisione sofferta, preferisco andare via ora che un altro anno quando le cose possono anche non andare bene. Sapete quanta paura avevo io di tornare e andare a macchiare quattro anni che mi hanno riempito il cuore. Io m’attaccavo sempre a Cagliari, a quest’Isola. Non volevo venire, poi quando lessi quelle parole di Gigi Riva, ‘Claudio è uno di noi’, a quel punto sono tornato perché, lasciai stare gli egoismi, e decisi di rischiare una brutta figura. Adesso però è giunto il momento di lasciarci. Mi auguro di essere ricordato come una persona positiva, che ha chiesto aiuto ai sardi e ai cagliaritani, perché senza loro non ce l’avremmo fata. Nei momenti difficili hanno creduto alle mie parole, abbiam sempre tenuto la barca dritta grazie a loro. Se il pubblico rumoreggia non è facile neanche giocare in casa. Il pubblico ci ha invece sempre soffiato dietro, i recuperi che abbiamo fatto è solo grazie a voi. Un anno meraviglioso. Io sono orgoglioso di voi, spero di essere stato un degno rappresentante della Sardegna. Ci sarà l’ultima partita, di notte, e vi abbraccerò calorosamente“.