Balotelli: “Genoa scelta sbagliata. Difficile io giochi in Italia o in Europa” | OneFootball

Domani sera alle 21.20 su Rai2, Mario Balotelli sarà protagonista di una puntata speciale di Belve, intervistato da Francesca Fagnani. L’attaccante, che compirà 35 anni il prossimo 12 agosto, si racconta senza filtri tra rimorsi, provocazioni e momenti di sincera autocritica.

“Avrei potuto fare di più, ma sono felice“, ammette Balotelli, consapevole di una carriera che avrebbe potuto prendere una direzione diversa. Dopo l’ultima apparizione con il Genoa a dicembre 2024 e una convocazione rimasta senza seguito il 12 gennaio, l’attaccante non pensa però al ritiro: “Giocherò ancora due o tre anni. Sarà un trauma atletico, ma non mi mancherà ciò che ruota intorno al calcio”.

Il futuro? Potrebbe essere lontano dall’Europa: “È difficile che giochi ancora in un club in Italia o nel vecchio continente”.

Non manca il rammarico per alcune scelte: “Ringrazio i tifosi del Genoa, ma quella società non era giusta per me”. E poi il rapporto controverso con Mourinho (“Due teste di cavolo, ma lui peggio di me”), la stoccata a Cristiano Ronaldo (“Lui si massacra di allenamenti, io no”), e l’aneddoto con Totti: “Mi diede un calcio, poi mi disse: manco ti ho preso bene!”. Toccante il racconto sul razzismo: dai lanci di banane a Ponte Milvio (“Non lo rifaranno più”) al sentirsi escluso da bambino (“Chiedevo alla maestra se anche il mio cuore fosse nero”).

Infine, un’inaspettata autocritica: dal test del DNA per la figlia con Raffaella Fico alla celebre esultanza del 2012: “È stata una tamarrata”.