Avellino a un passo dalla B, Biancolino: “Tifosi? Peccato ma non cadiamo nel tranello. Sognavo questo momento da sempre” | OneFootball

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·18 aprile 2025

Avellino a un passo dalla B, Biancolino: “Tifosi? Peccato ma non cadiamo nel tranello. Sognavo questo momento da sempre”

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Raffaele Biancolino, allenatore dell’Avellino, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di un match potenzialmente storico per gli irpini: quello del ritorno in Serie B. Di seguito le sue parole riportate da tuttoavellino.it.

Concentrazione massima, abbiamo passato una settimana come le altre, un po’ più concentrati. Sappiamo quello che dobbiamo fare.


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Non abbiamo ancora vinto nulla. Dobbiamo giocare questa partita con entusiasmo, non sarà una passeggiata di salute. L’avversario sicuramente non stenderà il tappeto per farci vincere e festeggiare. Dobbiamo giocare al 100% e dire la nostra”.

Sulle emozioni: “Le emozioni sono tante ma la concentrazione è di più. Sembra tutto già fatto, ma non è così. Dobbiamo solo farci trovare pronti, come se non avessimo fatto ancora nulla”.

La vicenda stadio: “E’ un peccato per i nostri tifosi, è un peccato se la lega ha deciso così, lo accettiamo e va bene così. Ai tifosi dico di non cadere nel tranello di eventuali provocazioni. Quello che posso dire è che è un peccato, ma se la lega ha deciso questo, non possiamo fare nulla”.

Sulla svolta: “Per me certamente c’è stato uno scatto, un cambiamento. Ma soprattutto per non deludere nessuno, per non deludere questo popolo. Io la sento mia questa squadra, questa città, questa maglia. Il peso è ancora di più e la paura di deludere questa città  intera è ancora più alta. La svolta è scattata partita dopo partita, anche sbagliando qualcosa. Il segreto è stato un gruppo unito e compatto, ma ho visto che questa squadra è cresciuta gara dopo gara, sempre più matura e consapevole delle proprie forze. Domani è il giorno di mettere il punto, domani è il giorno che stiamo aspettando da 7 anni. E deve essere il giorno che tutti vogliamo”.

Viverla da giocatore e allenatore: “Da giocatore è molto più bello. Ma anche da allenatore, magari si soffre di più perchè non vivi la gara, sei comunque fuori dal campo”.

Se si immaginava questo quando è stato chiamato: “Sì, poi racconterò un aneddoto. Ma lo desideravo tanto. Quando D’Agostino mi ha chiamato ho sempre voluto arrivare a preparare la gara per la promozione. E il momento è arrivato, l’ho sognato come un bambino che sogna Babbo Natale. Ed ora questo sogno si sta per realizzare”.

Sulla formazione: “Manzi? E’ un giocatore fondamentale, quello che posso dire, che insieme a Palumbo, può essere un giocatore del futuro dell’Avellino. Sono sicuro che troverà tanto spazio in futuro”.

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