Ausilio: «Voci mercato Inter? Prima mi arrabbiavo! Ora sorrido» | OneFootball

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·8 maggio 2024

Ausilio: «Voci mercato Inter? Prima mi arrabbiavo! Ora sorrido»

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Ausilio, direttore sportivo dell’Inter, è protagonista questo pomeriggio. Lo sta facendo in una diretta Instagram con Biasin per Libero Quotidiano: ecco i primissimi passaggi della lunga intervista.

PAROLA AL DS – Le prime dichiarazioni di Piero Ausilio: «Sono all’Inter ormai da una vita, con diverse mansioni. Come va la gamba dopo l’infortunio? Era per una buona causa, al primo passo dopo essere entrato in campo al fischio finale del derby ho sentito male al polpaccio. Pensavo fosse una cosa semplice e invece è abbastanza lunga, ma tornerò in tempo. Quando ne ho parlato con Simone Inzaghi abbiamo riso perché ha detto che è meglio sia capitato a me che a un giocatore».


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IL RENDIMENTO – Ausilio valuta quanto fatto dall’Inter partendo proprio dai pochi infortuni: «È stata una stagione positiva, da tutti i punti di vista e anche da questo. È importante il coordinamento, perché le performance dei giocatori passano da un gruppo di lavoro importante. Il fatto che ci sia grande collaborazione ha fatto sì che sia stata una stagione positiva. Si curano i particolari, dando la possibilità all’allenatore di scegliere la formazione migliore: questo aiuta a ottenere i risultati. Le sensazioni sullo scudetto? Quello che ho pensato non posso dirlo, era quasi blasfemo. Diciamo che da 1 a 100 c’è 95% sofferenza e solo il 5% del godimento di quello che stai vivendo. Perché dal giorno dopo, anche per colpa vostra, bisogna dimenticarsi di quello che si è fatto e si parla del mercato. C’è dietro un grandissimo lavoro, di squadra e di gruppo».

Ausilio inizia il discorso sul mercato dell’Inter

IL MERCATO – Ausilio sulle tante voci di mercato: «Prima mi arrabbiavo, perché lo trovavo poco serio per i calciatori che ci sono qui. C’è una squadra, c’è un gruppo di lavoro, ci sono dei giocatori e un allenatore. Sentire ogni volta che si viene messi in discussione non è bello. Ora sorrido, perché apro i giornali sapendo già che ci sarà qualcosa. A me la rassegna stampa arriva alle 7.30 del mattino, sono curioso di voler. Molte volte sono cose buttate un po’ lì che fanno perdere tempo, a volte nascono le idee».

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