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·22 maggio 2024

Audero: «Inter ha dominato. Difficile da portiere stare fermo»

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Emil Audero ha ripercorso su una diretta Instagram di goalkeepermaniaofficial la sua stagione all’Inter da campione d’Italia. Il secondo portiere nerazzurro ha citato anche le sue difficoltà con il minor spazio ricevuto rispetto al passato.

DOMINIO – Emil Audero è sicuro: «Quest’anno è stato simile al Napoli dell’anno scorso. Abbiamo dominato senza neanche tanti dubbi. Alla fine il campionato l’hai vinto con 5 giornate d’anticipo, avevi l’impressione che era questione solo di quando e non di se. Nel periodo dove tutti si aspettavano che l’Inter potesse perdere qualcosa tra Firenze, Roma, Juventus e Atletico Madrid abbiamo sempre vinto. A Roma hai vinto in rimonta, hai vinto lo scontro direttissimo. Abbiamo dato una mazzata al campionato. Io quest’anno ho trovato Gianluca Spinelli e Gianluca Zappalà. Sono riusciti a trovare un’ottima quadra per gli allenamenti. Parlando di Inter bisogna fare un discorso di programmazione giocando ogni tre giorni. Non è facilissimo. Le palle alte, la forza, dovevamo organizzare con poco tempo. Hanno trovato un metodo di lavoro, l’hanno portato avanti e hanno fatto bene. Io, Sommer e Di Gennaro abbiamo avuto benefici. Mi porto dietro da questo top club la gestione di un portiere da Inter, non paragonabile ad un altro portiere di media-bassa Serie A e di altre squadre di fascia alta. Quello che viene richiesto è diverso».


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Audero e le sue difficoltà

DIFFICOLTÀ – Audero ha proseguito: «Quella condizione psico-fisica che acquisisci giocando non l’ho raggiunta quest’anno. Sono stato tanto tempo fermo, attaccavo e staccavo continuamente. Non è facilissimo, gli allenamenti erano una valvola di sfogo. Allenarsi con giocatori di così tanta qualità ti aiuta, in partita approcci in maniera più tranquilla. Sei già al livello top. La condizione di gara ti manca facendone una ogni tanto. Stando in questo contesto qui è normale. Mi porto dietro il saper stare in un top club, in una grande squadra come l’Inter. Ci sono richieste che comportano grandi responsabilità. Sommer? Portiere di assoluto rispetto. Da tanti anni gioca nella Nazionale Svizzera, ha giocato in squadre di media-alta fascia. La Champions League per lui è normalità. Ha esperienza, molto importante. Si vede in tante situazioni. Ha lavorato molto bene con i piedi, anche nelle parate decisive. Eseguite bene, tolto qualche partita in cui ha dovuto fare straordinari. Non c’erano interventi impossibili, hai difensori forti e ti danno una mano. Lui ha fatto 4-5 gare di alto livello a mio parere. Ha raggiunto a 35 anni un ottimo stato, può fare ancora bene. Non è in fase calante».

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