Calcionews24
·27 maggio 2025
Atalanta, una stagione ad alti livelli (e anche qualche piccolo rimpianto). I voti tra campionato, Champions e Supercoppe

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·27 maggio 2025
CAMPIONATO (9,5): Secondo miglior attacco, quarta miglior difesa e quinta qualificazione in Coppa dei Campioni non staccandosi mai dai primi tre posti. Un’Atalanta schiacciasassi dove ci sono di mezzo 11 vittorie consecutive e molti successi entrati nella storia (Milan, Napoli in trasferta e lo 0-4 con la Juve). Il rammarico di essere stato primo e non esserci rimasto per tutta una serie di motivi tra mercato, scelte sbagliate, la pancia piena di certi giocatori e i tanti punti persi con le piccole. Un piccolo momento d’appannamento poi l’Atalanta si riprende e arriva terza. Una grande annata, peccato per quello “zero virgola”.
CHAMPIONS LEAGUE (7): Il nuovo format vede un’Atalanta protagonista e dominatrice dal punto di vista del gioco. Il 6-1 allo Young Boys, la storica notte di Barcellona e lo 0-3 contro lo Shakhtar dal sapore nostalgico. Tuttavia, come per il campionato, è mancato lo “zero virgola” (e un po’ di fortuna): il rigore sbagliato contro l’Arsenal e l’occasione a porta vuota di Retegui con il Real Madrid, fatali per l’accesso agli ottavi. Poi i playoff che hanno visto la Dea cadere tra torti arbitrali e un ritorno disastroso con il Club Brugge. Tutto sommato un percorso positivo.
SUPERCOPPA EUROPEA (6,5): Un’Atalanta che contro il Real Madrid da tutto, ma i blancos sono pur sempre la squadra migliore del Mondo. Atteggiamento combattivo dove Pasalic sfiora l’impresa, ma nel mezzo un rimpianto: non essersela giocata con la serenità giusta considerando il mercato e le vicende Koopmeiners-Lookman. Una sconfitta a testa alta.
COPPA ITALIA-SUPERCOPPA ITALIA (5): Due trofei alla portata tralasciati con qualche rimpianto. L’Atalanta in quel periodo si giocava lo Scudetto? Non importa, perché nessuna coppa è “inutile” per la Dea. Nel primo caso uscita con il Bologna (e con il senno di poi si affrontava l’Empoli in semifinale e un Milan disastrato a Roma); in Arabia un turnover evitabile e dai mille significati inconcludenti. Peccato.