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·3 agosto 2025
Atalanta detta le regole: il vero caso Lookman

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L’Atalanta si trova nuovamente al centro della scena del mercato, protagonista, secondo Tutto Atalanta e Gazzetta.it, di un braccio di ferro che va oltre la semplice trattativa per Ademola Lookman. Al di là delle tensioni personali tra il calciatore e la piazza, la vicenda offre uno spaccato esemplare sulle strategie finanziarie che hanno trasformato la società bergamasca in una delle realtà più solide e indipendenti del calcio italiano.
Il club della famiglia Percassi ha infatti gestito con fermezza la proposta di 42 milioni più bonus dell’Inter per l’attaccante nigeriano, scegliendo di respingerla senza particolari esitazioni. Una decisione resa possibile dalla salute economica costruita anno dopo anno: dal 2016, come sottolinea Gazzetta.it citata da Tutto Atalanta, la Dea non ha mai chiuso un bilancio in rosso, accumulando utili nell’ordine di quasi 200 milioni di euro. Dopo appena nove mesi dell’attuale esercizio, il club può già registrare un attivo di 56,5 milioni, numeri che permettono ad Atalanta di sottrarsi alle classiche urgenze di cassa che spesso obbligano altre società a cedere al miglior offerente.
A facilitare queste scelte c’è anche una efficace politica di trading: Atalanta ha saputo vendere e reinvestire con rigore, generando oltre 850 milioni di ricavi dal calciomercato dal 2010 a oggi. Solo negli ultimi due anni, le cessioni a bilancio valgono più di 160 milioni. Emblematico il caso Retegui, venduto per quasi 65 milioni con un saldo attivo vicino ai 50 milioni. La solidità patrimoniale si è ulteriormente rafforzata con l’arrivo nel 2022 del fondo guidato da Stephen Pagliuca, che ha portato un aumento di capitale di 72 milioni destinati a potenziare stadio e centro sportivo.
Questa forza economica si riflette nella posizione netta del club, capace di coprire ogni esposizione bancaria senza intaccare la stabilità gestionale. “Siamo noi a stabilire il prezzo e le tempistiche delle cessioni”, ha dichiarato in modo chiaro Luca Percassi, lasciando intendere che Lookman potrà partire solo alle condizioni stabilite dalla società, anche a costo di scontentare il giocatore e corteggiare tensioni con i tifosi.
Sul fronte personale, Lookman ha mantenuto un basso profilo fuori dal campo, anche nelle fasi acute della crisi con il club. Fermamente rappresentato dall’agenzia Roof, sta ora spingendo per la cessione, mentre la città che fino a pochissimo tempo fa lo idolatrava vive sentimenti contrastanti. Dietro questa situazione, tuttavia, emerge soprattutto la lezione gestionale dell’Atalanta: programmazione, selettività e autonomia sulle proprie scelte di mercato.
Fonti: Tutto Atalanta, Gazzetta.it.
Photo by Marco Luzzani/Getty Images