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Vincenzo Visco·15 maggio 2024
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Vincenzo Visco·15 maggio 2024
Nella prossima edizione della nuova Champions League, è notizia certa, che tutti i top 5 campionati vedranno partecipare una squadra rivelazione, una fuoriquota.
Casi singoli sono avvenuti tantissime volte, ma probabilmente mai era accaduto che Serie A, Bundesliga, Ligue 1, Liga e Premier League – tutte assieme nello stesso anno – vedessero un’outsider prevalere sulle squadre più quotate nei posti alti della classifica, che valgono la Champions.
In Serie A, domenica, ha avuto la certezza il Bologna, il cui cammino ben conosciamo e non andiamo nei dettagli, mentre lo facciamo con le altre. Ieri sera l’Aston Villa ha completato ufficialmente il cerchio: vediamo i casi specifici.
Un club il cui nome non dovrebbe mai fare notizia se dovesse piazzarsi nei primi quattro e partecipare alla Champions, che hanno vinto nell’81/82. Ma nella Premier dei ricchissimi club e delle spese folli, invece, la fa, nonostante anche i Villans abbiano speso un bel po’ sul mercato: negli ultimi anni gli investimenti importanti sono arrivati anche per loro. Ma il loro cammino, nell’ultimo periodo, non era stato granché.
Un anno e mezzo fa erano 17esimi in Premier League, e la società decise di sollevare Steven Gerrard e affidare la panchina a Unai Emery: decisione più giusta di quella non è stata presa negli ultimi mesi. L’allenatore specialista di vittorie in Europa League con Siviglia e Villarreal ha dato vita a un calcio bello da vedere, fatto di costruzione, proposizione ma anche di riflessione e attesa. Un altro capolavoro.
Anche se eliminati cocentemente dall’Olympiacos in semifinale di Conference League, ieri sera tutto l’Aston Villa ha festeggiato il ritorno in Champions dopo 41 anni. Con buona pace di Watkins, uno dei leader tecnici assoluti dei Villans ma che ieri sera, dopo la vittoria del City, era un po’ meno felice in virtù della sua fede Gunners.
Una delle favole non solo il Liga, ma a livello mondiale. Il club catalano, il 27 settembre 2023, conquistò la vetta del campionato spagnolo per la prima volta nella sua storia e l’ha mantenuta per un po’ di tempo, togliendosi anche la clamorosa soddisfazione di rifilare un doppio poker nel derby al Barcellona, sia all’andata che al ritorno.
In una stagione costellata di altri successi di spessore (ko anche l’Atletico del Cholo), grazie soprattutto ai 20 gol di Dovbyk – attuale capocannoniere della Liga – il Girona è riuscito a restare nelle prime quattro posizioni. La storia è scritta: anche in questo caso, prima volta che parteciperanno alla Champions League.
Uno dei club di maggior storia e spessore in Germania tornerà a giocare la Champions a distanza di quattordici anni dall’ultima volta. Come per l’Aston Villa, non dovrebbe stupure la qualificazione dello Stoccarda nella prossima edizione della maggior competizione europea, e invece lo fa in virtù dell’altalenante cammino che il club ha avuto negli anni.
Retrocesso due volte in 2. Bundesliga negli ultimi dieci anni, anche l’anno scorso lo Stoccarda ci è andato vicino a scendere di nuovo di categoria, salvandosi nello spareggio con l’Amburgo. C’erano praticamente zero aspettative su un ritorno alla ribalta della squadra, cosa che, invece, è avvenuta.
Nei primi turni gli Svevi hanno occupato anche il primo posto, prima di essere risucchiati dal Leverkusen dei record, e sono riusciti a mantenere l’alta posizione grazie alle clamorose prestazioni di Deniz Undav e Serhou Guirassy, capaci di segnare ben 18 e 26 reti. Certi del terzo posto, possono addirittura “sognare” di concludere secondi, davanti al Bayern.
In Ligue 1 ancora non è chiaro chi si qualificherà alla prossima Champions, ma la cosa certa è che sarà un club tra Brest e Nizza. Anzi, se le cose dovessero mettersi bene per loro, possono addirittura qualificarsi entrambe.
Farioli, se dovesse riuscire nell’intento, porterebbe il suo Nizza per la quarta volta nella massima competizione per club in Europa; per il Brest, invece, sarebbe una clamorosa qualificazione, visto che nella loro storia recente vantano, come massimo traguardo raggiunto in Francia, un ottavo posto nella stagione 86/87.