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·4 febbraio 2025

Albania e Serbia ospiteranno gli Europei Under 21 nel 2027

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L’Albania e la Serbia sono pronte a ospitare la fase finale dell’Europeo Under 21 che si disputerà nel 2027. Secondo quanto riportato da The Athletic, durante la riunione del Comitato Esecutivo della UEFA prevista per la giornata odierna, la Federazione Calcistica Albanese (FSHF) e la Federcalcio serba dovrebbero ricevere il via libera per organizzare congiuntamente la competizione.

Poiché l’Albania non dispone di un numero sufficiente di stadi per ospitare tutte le partite degli Europei Under 21, la FSHF collaborerà con la Federazione Calcistica Serba per organizzare la fase finale del torneo.  Albania e Serbia hanno presentato una candidatura congiunta per ospitare questo evento, in competizione con Belgio e Turchia.


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L’organizzazione di questo torneo ha suscitato forti reazioni, in particolare in Kosovo. Proprio lo Stato che si proclamò indipendente dalla Serbia nel 2008 fu al centro del caos che nel 2014, a Belgrado, portò alla sospensione della sfida Serbia-Albania, valida per le qualificazioni agli Europei del 2016 in Francia.

In quell’occasione, un drone con la bandiera della Grande Albania e una scritta inneggiante al “Kossovo libero” scatenò l’ira dei serbi. Un calciatore, Stefan Mitrovic, afferrò i cavi che sostenevano la bandiera e abbatté il velivolo scatenando un vero e proprio parapiglia. Lo scontro arrivò addirittura ai piani alti della politica, con l’intervento dell’Unione europea.

La UEFA stabilì la vittoria formale della Serbia per 3-0 e la contemporanea penalizzazione della Nazionale serba di tre punti: di fatto, quindi, la non assegnazione di punti per quella partita. Sia Serbia che Albania ricevettero anche una multa di 100mila euro ciascuna, e inoltre la Serbia fu costretta a giocare senza tifosi (cioè con lo stadio a porte chiuse) le successive due partite di qualificazione agli Europei giocate in casa.

Frizioni più recenti sono legate invece agli Europei del 2024, quando la UEFA ha comminato una serie di sanzioni disciplinari alle due Federazioni balcaniche per l’esposizione di striscioni con “mappe nazionaliste” da parte dei tifosi. Durante Italia-Albania, i tifosi albanesi hanno affisso uno striscione con la mappa del Paese che si estende oltre i suoi confini nel territorio delle Nazioni vicine, mentre nel secondo match gli striscioni dei tifosi serbi riportavano il territorio indipendente del Kosovo con la scritta “Non ci arrenderemo”.

Nella bufera era finito anche Mirlind Daku, 26enne attaccante dell’Albania che in passato ha indossato la maglia della nazionale del Kosovo e ha giocato per i russi del Rubin Kazan, accusato di aver guidato con un megafono alcuni cori offensivi dei suoi tifosi dopo la partita pareggiata contro la Croazia: «Fan***o la Macedonia e fan***o i serbi», le frasi contestate sui social al calciatore, ripreso in un video divenuto ben presto virale.

Insomma, quella tra Albania e Serbia è una storia sicuramente costellata di scontri anche nel mondo del pallone. Tuttavia, la Federcalcio albanese ritiene che il calcio unisca le persone e che questo campionato possa avere un impatto positivo sulla regione. Se il Comitato UEFA approverà la candidatura, sarebbe un risultato straordinario per i due Paesi in termini calcistici, che per un mese sarebbero al centro dell’attenzione in Europa, ottenendo un’importante visibilità.

Oltre al calcio, l’organizzazione di questo torneo porterebbe significativi miglioramenti alle infrastrutture sportive. Inoltre, i benefici economici sarebbero considerevoli ed estesi a entrambi i Paesi, con hotel, bar e ristoranti che registrerebbero un incremento degli introiti durante tutto il torneo.

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