5️⃣ svincolati TOP che possono ancora fare la differenza: lo dicono i 📊 | OneFootball

Si sa: giugno è il mese che sancisce la scadenza dei contratti e molti giocatori, in attesa di trovare una nuova sistemazione, finiscono nel famoso listone degli svincolati.

Andiamo a dare uno sguardo ai giocatori che ben presto potrebbero trasferirsi in una club dei principali campionati a parametro zero guardando, però, il loro rendimento, i numeri che dimostrano quanto possano essere ancora utili.

ADRIEN RABIOT

Le sue qualità sono fuori discussione: forte tecnicamente, si esalta su palcoscenici importanti e l’ha dimostrato a Euro 2024 dove, secondo Opta, ha completato il 92% dei suoi passaggi nonostante abbia occupato spesso posizioni maggiormente offensive.

Può giocare davanti alla difesa come mediano, più avanti come mezzala o rientrare sulla sinistra, creando spazio per un terzino che si sovrappone assumendo posizioni centrali. Ha una media realizzativa notevole, e l’ha dimostrato nella Juve, ma quelli che sono spesso stati sottovalutati sono i suoi numeri difensivi, dove nella stagione 23-24 ha registrato 2.0 contrasti P90 e recuperato possessi per 5.1 P90. Ovunque andrà sarà un forte valore aggiunto.

MARIO HERMOSO

La sua duttilità è sempre stato il valore maggiore riconosciuto al difensore spagnolo: da terzino sinistro o difensore centrale sinistro, anche se spesso soggetto a cartellini gialli, Hermoso è stato una garanzia. Uno stakanovista, visto che solo pochissimi suoi compagni all’Atletico hanno accumulato più minuti in campo, e con lui da elemento chiave della difesa i Cholchoneros subirono solo 25 gol in 38 partite nella stagione 20/21, quella del titolo in Liga.

Hermoso, in fase di possesso, è preciso in fase di costruzione, con l’87% dei suoi passaggi riusciti in ciascuna delle ultime tre stagioni secondo Opta, in La Liga, ed è abile nel portare palla fino a ridosso della zona avversaria, facendo registrare ben 191 progressioni riuscite nella passata annata. Queste qualità possono far comodo e tutti e lo sanno bene Napoli e Inter, che più di una volta hanno mostrato interesse: vedremo chi si aggiudicherà il difensore, che di anni ne ha solo 29 e che, proprio in giornata, ha cambiato agenzia.

MEMPHIS DEPAY

L’attaccante olandese ha lasciato l’Atlético Madrid dopo 18 mesi frustranti, in cui è stato impiegato poco ma, tuttavia, è riuscito comunque a segnare nove gol, con una media di uno ogni 128,4 minuti e ogni 68,2 tocchi come segnalato da Opta: numeri, questi, tra i migliori di tutti i giocatori che hanno giocato almeno 1.000 minuti durante il periodo in cui Depay è stato un Cholchoneros.

Depay è spesso accusato di essere troppo egoista, e i suoi numeri all’Atlético confermano ciò; solo Karim Benzema (4,7) ha registrato una media di più tiri P90 quando era al Real  rispetto a Depay (3,8), mentre ha creato solo 1,4 big chance P90 e recuperato il possesso nell’ultimo terzo del campo 0,4 volte P90, posizionandosi in fondo alle classifiche statistiche. La sua qualità è immensa e per l’Olanda, a Euro ’24, è stato un riferimento assoluto: rimarrà svincolato ancora per poco.

MATT HUMMELS

Hummels ha 35 anni, un’età in cui molti giocatori svincolati considerano il ritiro, ma dopo aver giocato un ruolo chiave nella corsa del Borussia Dortmund alla finale di Champions League, sperava di andare a Euro 2024 con la Germania quest’estate. Julian Nagelsmann ha scelto di non convocarlo, ma Hummels non ha dato alcun segno di voler appendere gli scarpini al chiodo, e le sue prestazioni della scorsa stagione suggeriscono che ha ancora molto da offrire.

Ha giocato ogni singolo minuto delle 13 partite di Dortmund in Champions League, totalizzando più minuti (1.170) di chiunque altro nella competizione. Essendo sempre presente, è diventato il primo giocatore di movimento dopo Cristiano Ronaldo nel 2017-18 a raggiungere la finale giocando ogni partita senza mai essere sostituito, a 35 anni ri-sottolineaimo. Inoltre ha anche registrato una media altissima di contrasti vinti P90 (4,1, dato Opta) rispetto a chiunque abbia giocato più di 400 minuti. Questo gli ha permesso di totalizzare 53 contrasti, ben 21 in più di qualsiasi altro giocatore. Inoltre, è stato leader sia per palloni intercetti (25) che per palle respinte (66). Questo dimostra che può continuare per almeno un’altra campagna ad alto livello, se non per altre ancora.

DELE ALLI

È passato tanto, tanto tempo da quando abbiamo visto il meglio di Dele Alli, più di quanto lo abbiamo visto in campo. Tra Tottenham, Everton e Besiktas, ha preso parte dal 1′ a solo 26 partite di campionato nelle ultime quattro stagioni. Il 28enne inglese, però, proprio nella sua nazione, potrebbe risultare ancora un fattore decisivo.

Incredibilmente, è passato quasi un decennio da quando ha esordito con il Tottenham, segnando 10 gol e fornendo nove assist nella sua stagione di debutto in Premier League. Oggi è chiaramente un giocatore diverso, soprattutto dopo i problemi di infortuni e le questioni fuori dal campo con cui ha dovuto fare i conti. Non aspettiamoci che torni a quello che era, ma è tecnicamente molto forte da poter reinventarsi e giocare in un ruolo più adatto per far sì che torni ad alti livelli.