Legrottaglie su Leoni: «Poteva essere un titolare della Sampdoria per un altro anno. Appena l’ho visto ho pensato che…» | OneFootball

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·11 Juli 2025

Legrottaglie su Leoni: «Poteva essere un titolare della Sampdoria per un altro anno. Appena l’ho visto ho pensato che…»

Gambar artikel:Legrottaglie su Leoni: «Poteva essere un titolare della Sampdoria per un altro anno. Appena l’ho visto ho pensato che…»

Nicola Legrottaglie, ex dirigente della Sampdoria, ha rilasciato delle dichiarazioni sul momento dell’arrivo di Giovanni Leoni in Liguria

Nicola Legrottaglie ha rilasciato una lunga intervista per La Gazzetta dello Sport nella quale ha parlato del giocatore classe 2006. L’ex dirigente della Sampdoria ha rilasciato delle dichiarazioni su Giovanni Leoni ed il suo periodo con i bucerchiati. Le sue parole:

IL SUO ARRIVO ALLA SAMP – «Tutto nacque grazie al suo procuratore: in quel periodo stavamo chiudendo per Alvarez dal Sassuolo alla Samp, lui seguiva anche Leoni e ce lo propose. Inizialmente volevamo aggregarlo alla Primavera, lasciandogli la possibilità di allenarsi in prima squadra, ma non appena lo vedemmo più da vicino, io, Andrea Mancini e Pirlo capimmo che c’era qualcosa di strano…».


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OVVERO? – «Ci siamo chiesti perché un ragazzo con qualità e potenzialità come le sue giocasse ancora in Primavera 2. Era assurdo. E infatti con noi in B ha esordito subito. Qualità pazzesche che si sono viste dal primo istante. Io non avevo mai visto un ragazzo così a 16-17 anni appena».

PRONTI, VIA, SUBITO TITOLARE – «All’esordio entrò per una ventina di minuti, poco dopo giocò dal 1’ e si prese la titolarità. La prima cosa che ci dicemmo io, Pirlo e Andrea Mancini fu chiara: ‘Questo è un potenziale Premier League da 30 milioni facili’. Leoni ha caratteristiche che si vedono su pochi profili: fisicamente è già formato come se avesse 30 anni, è tutto strutturato, poi ha un’intelligenza calcistica che gli permette di non soffrire né sul breve né sul lungo. Nonostante un’altezza davvero notevole. Considerando l’età che ha deve mettere ancora un po’ di forza e costituirsi ulteriormente a livello muscolare, ma da qui a 3 anni esploderà».

PAGATO POCO E RIVENDUTO A 8 MILIONI, RESTA IL RIMPIANTO PER AVER AFFRETTATO LA SUA CESSIONE? – «Per il suo acquisto spendemmo 1,5 milioni: una cavolata. Poi l’hanno ceduto a 7-8, sì, ma io non l’avrei mai fatto. Leoni avrebbe potuto fare il titolare alla Samp almeno un altro anno, poi l’avrebbero visto tutti e non se ne sarebbe andato per meno di 15 milioni. E il prezzo sarebbe salito di settimana in settimana. Io sono andato via l’estate scorsa e Giovanni era ancora della Sampdoria. Poi è subentrato Accardi e credo che l’operazione l’abbia fatta lui. Non so come sia andata la sua cessione».

CHE RAGAZZO È? – «Parlavamo spesso, da ex difensore ho sempre cercato di dargli qualche indicazione. Giovanni è una persona eccezionale: viene da una famiglia perbene, è molto intelligente, di un’educazione impressionante. Ha rispetto di ruoli e persone, prima di fare qualsiasi cosa chiedeva il permesso. Ha davvero la testa sulle spalle, ma venendo da una famiglia di atleti (la madre, ndr) non mi sorprende: è genetica».

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