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·4 Agustus 2025
⚪️⚫️ Juventus, Bremer: “Scudetto? Ci siamo anche noi. Sarebbe bello avere Neymar qui”

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·4 Agustus 2025
Gleison Bremer, difensore della Juventus, è stato intervistato da “La Gazzetta dello Sport”: “Qual è stato il momento più duro nei dieci mesi senza pallone? Il peggio è stato l’inizio, quando il chirurgo mi ha detto che sarei dovuto stare fermo nove mesi e non sei/sette come capita solitamente a chi si rompe il crociato. Il mio purtroppo non è stato un crociato normale, ma ora sto bene e guardo avanti. Tornerò ai miei livelli.
Il rientro in campo 304 giorni dopo il grave infortunio? Ho provato una sensazione bellissima dopo tanti mesi di lavoro e sacrificio, mi sono sentito a mio agio. Ovviamente mi manca ancora qualcosa a livello fisico, però sono sulla strada giusta. Ai primi contrasti ho avvertito un po’ di paura, ma credo sia normale, poi è andato tutto in automatico: quando non ci pensi, va meglio. Adesso il mio obiettivo è giocare le prossime tre amichevoli per raggiungere la condizione migliore.
Il nuovo Bremer sarà più forte anche di quello che giganteggiava in difesa prima dell’intervento? Sì, perché quando stai fuori tanti mesi inizi a guardare le cose da un punto di vista diverso, non soltanto come calciatore. Il nuovo Bremer sarà più cattivo e in campo sarà sempre al cento per cento.
Chi devo ringraziare maggiormente? Tutta la Juventus, lo staff medico, il mio fisioterapista personale, mia moglie e la mia famiglia. Sono stati mesi duri a livello mentale. Mi sono confrontato anche con Chiellini, che ha avuto un infortunio come il mio pochi anni fa. Ho sempre parlato tanto con Giorgio, anche quando non era ancora un nostro dirigente, e adesso averlo qui vicino penso sia importante non soltanto per me ma per tutta la squadra.
Che idea mi sono fatto in questi dieci mesi? Da fuori ho visto che mancavano dei leader dopo i tanti cambiamenti e con il mio infortunio abbiamo perso altre certezze, sono stati momenti difficili ma la squadra è cresciuta: queste esperienze migliorano. Quest’anno sarà diverso, il gruppo sta bene mentalmente e poi vedremo cosa porterà il mercato nelle prossime settimane. Stiamo costruendo un progetto e una Juventus solida, dobbiamo tornare a lottare per vincere.
Tudor durante il Mondiale per Club ha detto che a questa Juventus bastano tre pezzi importanti per competere al massimo: concordo? Sì, ma dipende anche da chi compri: siamo una buona squadra e se arrivano giocatori forti possiamo lottare con le prime.
Che duello immagino per lo Scudetto? Una lotta tra le solite quattro: il Napoli parte favorito perché ha conquistato l’ultimo scudetto e si è rinforzato sul mercato, l’Inter resta una buonissima squadra. E poi c’è il Milan, che ha Allegri e solo il campionato. E ovviamente c’è anche la Juventus. Sono convinto che torneremo a primeggiare in tempi rapidi, lo pensiamo tutti e vi dico anche il perché: Yildiz è un altro rispetto all’anno scorso, è migliorato tanto ed è un giocatore differente. E Gatti è diventato un leader. Le basi sono buone.
L’impatto con Tudor? Parliamo di un tecnico che ha indossato questa maglia e sa cosa vuol dire giocare nella Juventus. Mi sta trasmettendo serenità, mi ripete di non forzare più del dovuto che in ogni caso tornerò al mio livello. Tudor ha uno stile simile a quello di Gasperini e di Juric, con cui ho lavorato in passato e quindi so che sono adatto al suo calcio. Alla Juventus bisogna vincere e noi vogliamo tornare a trionfare, poi come sempre i bilanci si fanno alla fine.
Una last dance a Neymar alla Juventus? Certo. Sarebbe bello avere uno come Ney qui alla Juve. Douglas Luiz, non si è presentato il giorno del vostro raduno? Douglas ha fatto la sua scelta, l’importante è che sia tornato e abbia chiesto scusa alla società, all’allenatore e a noi compagni. Adesso è qui e sta lavorando bene”.