Pastore (D.S. Catania) su Leonardi: «E’ un acquisto fatto per il futuro! Alla Sampdoria in Serie B ha…» | OneFootball

Ivano Pastore, direttore sportivo del Catania, ha rilasciato delle dichiarazioni sull’acquisto del giovane Simone Leonardi dalla Sampdoria

Il Catania continua a rinforzare la propria rosa in vista della nuova stagione e annuncia ufficialmente l’arrivo di Simone Leonardi, giovane attaccante proveniente dalla Sampdoria. L’operazione è stata confermata dal direttore sportivo Ivano Pastore, segnala TMW, che ha illustrato i dettagli e la visione dietro questo nuovo innesto nel progetto rossazzurro.

Un profilo giovane, di prospettiva e già formato

Leonardi arriva in Sicilia con l’etichetta di talento emergente. Cresciuto nel settore giovanile della Sampdoria, il classe 2005 ha già fatto intravedere qualità tecniche e caratteriali importanti nelle giovanili blucerchiate, guadagnandosi la fiducia di addetti ai lavori e osservatori. Per il Catania, si tratta di un investimento mirato, che conferma la volontà del club di puntare anche su giovani di prospettiva, capaci di integrarsi in un contesto ambizioso e competitivo.

L’operazione di mercato vista dal club etneo

L’arrivo di Leonardi è stato valutato come coerente con il piano tecnico impostato da Ivano Pastore, che sta lavorando per costruire una squadra solida ma al tempo stesso aperta alla valorizzazione di giovani talenti. Il suo inserimento andrà a rinforzare il reparto offensivo, offrendo ulteriori opzioni al tecnico e favorendo una sana competizione interna.

Una scelta condivisa e orientata alla crescita

L’acquisizione del giovane attaccante si inserisce in una strategia più ampia che vede il Catania impegnato a costruire una rosa equilibrata, che possa reggere le sfide del campionato e allo stesso tempo garantire continuità nel tempo. Le sue parole:

«E’ un’operazione per il futuro. E’ giovane, è di Catania. Ha fatto bene in Primavera, ha esordito e segnato in B. In un prossimo futuro può diventare un giocatore importante per il Catania. Lo abbiamo mandato a giocare altrove perché quest’anno qui ci sarebbe stato poco spazio».