đŸŽ€ Lazio, Fabiani: “Blocco mercato? Per me Ăš una norma abolita, mai preso in giro Sarri. Lui sa come stanno le cose” | OneFootball

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·29 juin 2025

đŸŽ€ Lazio, Fabiani: “Blocco mercato? Per me Ăš una norma abolita, mai preso in giro Sarri. Lui sa come stanno le cose”

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Angelo Fabiani, direttore sportivo della Lazio, Ăš stato intervistato da LaLazioSiamoNoi.it e ha toccato diversi temi relativi al club biancoceleste. Queste le sue parole, riportate da TMW:

Tra questi anche il blocco del mercato dato dal mancato rispetto delle tre voci principali dell’indice di liquiditĂ  e sostenibilitĂ  finanziaria: “Il blocco del mercato per quanto mi riguarda Ăš una norma abolita. Al 26 maggio io non sapevo di questo vincolo e di questa situazione, per cui ho parlato liberamente con Sarri. Mai mi sarei sognato, nĂ© io e nĂ© Lotito, di prenderlo in giro. A tutto si puĂČ rimproverare al presidente meno che di dire una cosa per un’altra. Per la famosa ‘lettera’ che ci Ăš arrivata, qualche giorno Ăš passato dall’ultima partita contro il Lecce, soprattutto dopo aver parlato con i commercialisti. I ragionamenti fatti con Sarri erano sul fare qualche uscita e qualche entrata, ovvero di togliere gli esuberi, che non rientrano nel progetto tecnico della societĂ . Lui non ha mai detto di mandare via Tavares, Castellanos, Rovella, ecc. L’idea era di completare e potenziare una squadra che, a detta non di Fabiani ma degli addetti ai lavori, lo scorso anno per gran parte del campionato ha divertito e stupito”.


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E ancora, prosegue il ds della Lazio sul cosiddetto ‘buco da 100 milioni’ da dover ripianare: “Per me ci sono delle norme che non hanno ragione di esistere. Questa societĂ , che Ăš una Spa, non puĂČ mettere a rischio la sua vita, perchĂ© produce utili e dĂ  da mangiare a tanta gente. Per cui non si puĂČ fare il passo piĂč lungo della gamba. In tempi recenti molte societĂ  blasonate, senza fare nomi, per attuare una politica scriteriata si sono ritrovare a ripartire dalla Serie C. E questo non Ăš accettabile, sarebbe un’umiliazione per tutti. Io ho la responsabilitĂ , insieme al presidente di non esporre mai la societĂ  a rischio fallimento. Ed Ăš quello che stiamo facendo. Il tecnicismo dell’indice, degli ammortenti, del costo del lavoro, bisognerebbe studiarlo a fondo. Ma oggi mi trovo uno che c’ha 18 anni, gli mettono un microfono in mano e fa disinformazione. Ora 115 milioni, se permettete, non si buttano a fondo perduto. Quei soldi serviranno per rinforzare la squadra nel programma triennale. Per Sarri Ăš l’anno zero, arriva quest’anno. A lui non chiediamo nulla, ma solo la sua professionalitĂ  e bravura che ha sempre messo dovunque Ăš andato, e lo dobbiamo ringraziare. Lui sa perfettamente, essendo una persona intelligente che non sa solo di calcio ma anche di finanza, come stanno le cose. Io, come tutta la societĂ , lo ringraziamo”.

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