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·29 juin 2025
Karel su Zdenek Zeman: "Mai visto una squadra rapire gli sguardi come le sue"

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·29 juin 2025
Il tecnico Karel Zeman si è espresso ai microfoni de La Gazzetta dello Sport riguardo la sua carriera e sul rapporto con suo padre Zdenek, ex tecnico della Lazio, Napoli, Roma, Lecce, Cagliari e Parma, ritiratosi a febbraio dello scorso anno e al momento ricoverato in ospedale a causa di un ischemia che lo ha colpito lo scorso febbraio provocandogli problemi a livello neurologico.
È in progressivo miglioramento, il percorso riabilitativo procede e rispetto a ciò che ha subito si può essere soddisfatti.
Io tutti i giorni pubblico un pensiero di personaggi famosi: ma sono espressioni nelle quali mi rivedo in quel momento. Sono riferimenti ame stesso e però stavolta è partita la dietrologia...
Il mio eroe, anche se fosse stato un papà come gli altri. Io fino ai sei anni dormivo tra le sue braccia. A due ha cominciato a portarmi agli allenamenti. Osservando il calcio alla sua maniera, inseguendo la bellezza. Mai visto una squadra rapire gli sguardi come le sue. Non ce ne saranno altre così. Ha praticato cinque o sei sport anche ad ottimi livelli. Io, che mi sono dato al basket e al calcio, rispetto a lui sono un pigro.
Glielo dissi il giorno in cui mi laureai, 110e lode, a Roma, in Lingue: ho studiato perché sapevo che ti avrei fatto felice ma voglio provarci anch’io. Risposta: Fai quello che vuoi, tranne questo. Sono diventato scomodo, incontrerai mille difficoltà. Lo convinsi. “Voglio vederti a San Siro”, disse. E mi scoccia non esserci ancora riuscito.
Penso che questo concetto abbia pesato più negli altri che in me. Io ne sono orgoglioso.
Ieri dicevo: basta con il calcio, ormai è un capitolo chiuso. Poi dopo un’ora, ovviamente, avevo superato quest’idea. Sospetto che gli altri abbiano meno fiducia in me di quanto ne abbia io.
Mi viene da dire con ironia che a volte ha ragione e altre no.
Fumare. Ci ho provato anche io da ragazzo, per fare il figo, ma mi dava e mi dà fastidio.
A Reggio Calabria e a Lavello, in C e in D. Esperienze di un anno intero di lavoro, con risultati che riempivano di soddisfazione. Con la Reggina entrammo in crisi, mi confrontai con Gabriele Martino che mi aveva voluto, capii che dovevo lasciare il tridente. Funzionò. Però per luoghi comuni siamo integralisti.
Ho vissuto Foggia nella fase formativa, inevitabile che ripensi a quelle stagioni. Ma Pescara e Licata non si dimenticano.
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