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·26 novembre 2024
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Un dilemma divide gli appassionati di calcio di qualsiasi età o epoca: le partite si vincono segnando un gol in più dell'avversario o subendone uno in meno?
Per molti la risposta corretta è la prima, vista come garanzia di spettacolo in campo, mentre la seconda viene spesso considerata una ricerca esasperata del difensivismo e del gioco ostruttivo, pragmatico e di scarso appeal per gli esteti di questo sport.
Partendo dal presupposto che una risposta giusta o sbagliata a questo quesito non esiste, non si può fare a meno di evidenziare quanto troppo spesso il ruolo del portiere venga sottovalutato, quando in realtà il contributo che può dare l'estremo difensore ai risultati della propria squadra è determinante.
E nel nostro campionato sono 3 i guardiani della porta a essersi contraddistinti nel corso dell'ultimo turno, il 13° della serie, appena concluso. Scopriamo insieme quali.
Quando lasciò il Manchester United al termine della stagione 2022/23, in molti erano sicuri che l'avventura ad alti livelli di David De Gea nel calcio fosse ormai conclusa. Dopo aver trascorso un'intera annata senza riuscire a trovare squadra, l'ex portiere della Nazionale spagnola è arrivato alla Fiorentina nello scetticismo generale, considerato solo come una riserva di lusso del collega di reparto Terracciano. Sono bastate poche partite per mettere a tacere gli scettici.
De Gea ha dimostrato di essere ancora quello dei bei tempi, convincendo Palladino a sovvertire le gerarchie di inizio stagione e conquistandosi la titolarità. Lo spagnolo, nelle 10 partite disputate, per ben 5 volte non ha subito gol, dando sicurezza e solidità al reparto difensivo della Viola. Nel repertorio delle sue parate è possibile verificare la sua efficacia in qualsiasi tipologia di tiro subito.
Sono ben 33 i salvataggi effettuati, quasi equamente ripartiti: 18 su conclusioni dall'interno dell'area e 15 su tiri dalla lunga distanza. L'ex Red Devil ha saputo dare anche un valido contributo in fase di costruzione del gioco. Sono ben 206 i passaggi riusciti su 277 effettuati, per una percentuale di efficacia del 74,37%.
Arrivato alla terza stagione come guardiano della porta del Lecce, Wladimiro Falcone è ormai una certezza della formazione salentina. Il portiere originario della Capitale anche nelle prime 13 giornate del torneo in corso (disputate tutte da titolare) si è ben comportato, respingendo ben 30 conclusioni dall'interno dei 16 metri e 16 dalla lunga distanza.
Riuscendo per 4 gare a non raccogliere palloni all'interno della propria porta, Falcone è anche particolarmente abile a pescare le punte su rilancio lungo: sono infatti 34 i rilanci portati a compimento con successo.
Terzo campionato alla Lazio per il trentenne friulano, scelto anche da Baroni come titolare inamovibile nel suo ruolo, malgrado la concorrenza di un portiere promettente come Mandas. Provedel ha tenuto la sua porta inviolata in 3 gare, respingendo 11 conclusioni da lunga distanza e 12 dall'interno dell'area di rigore, dimostrandosi quindi un estremo difensore di sicuro affidamento.
Provedel è anche particolarmente attivo nel gioco coi piedi e lo dimostrano i 551 palloni toccati nelle prime 13 giornate del campionato in corso (una statistica decisamente rilevante per un portiere) e ben 358 sono passaggi che hanno fatto ripartire l'azione della formazione biancoceleste.