Lazionews24
·17 juillet 2025
De Laurentiis come Lotito? Sentite cosa ha detto il presidente del Napoli (come faceva il numero uno biancoceleste)

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·17 juillet 2025
Durante il suo intervento al Giffoni Film Festival, Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli e figura di spicco tra le principali rivali della Lazio, ha lanciato un messaggio forte e chiaro sullo stato critico del calcio italiano. Un discorso che ha spaziato ben oltre il campo e che mette in evidenza i problemi strutturali che accomunano anche club come la Lazio.
Il patron del Napoli ha parlato senza mezzi termini: «Il problema non è solo del Napoli. Noi, come la Lazio e tanti altri club, siamo immersi in un sistema fallimentare. In Inghilterra perdono 750 milioni di sterline l’anno, ma almeno agiscono. Qui, invece, si rimanda tutto. Se non prendiamo decisioni forti, tra due o tre anni il calcio sparirà».
De Laurentiis ha spiegato di aver presentato delle proposte concrete al sottosegretario Fazzolari per salvare il movimento. Ha anche riconosciuto il lavoro del Ministro dello Sport, che ha accolto una sua richiesta, ovvero l’estensione della durata dei contratti a otto anni, ma ha aggiunto: «Non basta. Stiamo usurando i nostri calciatori. Se non interveniamo subito, l’intero sistema crollerà. Non si può continuare a mantenere le poltrone mentre il calcio muore».
Nel suo lungo intervento, ha anche fatto un paragone con quanto avvenuto negli Stati Uniti: «Dieci anni fa, l’NBA era in crisi. Si fermarono sei mesi, presero decisioni, cambiarono tutto. Ora il basket americano è tornato fortissimo. Noi invece abbiamo una Serie B che non funziona e una Serie A che non riesce a ridursi. Anche club solidi come la Lazio devono fare i conti con spese fuori controllo, senza adeguati ritorni economici».
De Laurentiis ha poi criticato la percezione che la politica ha del calcio italiano: «Pensano che siamo tutti miliardari, ma il 90% delle società è indebitato. Anche le rivali della Lazio, come noi, lottano per sopravvivere. Il sistema va rifondato alla radice».
Il presidente del Napoli ha così acceso i riflettori su una crisi strutturale che accomuna tutte le big del campionato, Lazio inclusa. Le sue parole rappresentano un monito chiaro anche per i tifosi biancocelesti: senza una vera riforma, la competitività del calcio italiano – e delle sue protagoniste – è a rischio.