Juventusnews24
·13 août 2025
Conte gongola ancora: «Lo scorso anno Scudetto incredibile. Ora non facciamo il passo più lungo della gamba: ne vince sempre una sola. Questo non vuol dire che Inter, Milan e Juventus…»

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·13 août 2025
Dopo le due vittorie nei test con Girona e Sorrento, il Napoli scenderà in campo per l’ultima amichevole pre campionato contro l’Olympiacos. Il tecnico ex bianconero Antonio Conte ha parlato dal Teatro Tosti di Castel di Sangro per analizzare la partita e inquadrare il momento della squadra. Le dichiarazioni in conferenza stampa.
CANTIERE APERTO – «Stiamo chiudendo un periodo di lavoro importante, la pre season rappresenta un periodo in cui lavori, si lavora tanto e si cerca di continuare il lavoro già fatto dai ragazzi che sono stati confermati. Proseguendo lo stesso lavoro anche con i nuovi. Come tutte le squadre, necessita di inserire giocatori e quindi la definizione di cantiere aperto è quella giusta. Ho visto grande applicazione. Stiamo lavorando bene, in maniera seria, ho avuto delle buone risposte anche dai ragazzi che sono appena arrivati, però è inevitabile che per il gruppo dei ragazzi nuovi ci voglia un po’ più di tempo per entrare dentro i nostri concetti».
MERCATO – «Il bilancio è molto semplice da fare. Al di là di questa sessione di mercato, abbiamo preso praticamente 13 giocatori da quando sono arrivato io, vendendone sette, tra cui top come Osimhen e Kvara, adesso Raspadori all’Atletico Madrid, abbiamo venduto Caprile e Gaetano al Cagliari. Natan è stato riscattato dal Siviglia, per non dimenticare qualche nome. Quest’anno abbiamo rinnovato ancora, abbiamo rinnovato i prestiti di Cajuste e Lindstrom, che erano stati acquistati dopo la vittoria dello scudetto. Abbiamo fatto dei nuovi prestiti su Ngonge e Rafa Marin, ma questi sono i fatti. Quando io parlo di tutto questo movimento, siamo un club che sta continuando la sua ricostruzione. Non penso che tutti i club che aspirano ad essere competitivi, o hanno vinto uno scudetto l’anno scorso, possano creare tutto questo movimento. Noi continuiamo ad essere in ricostruzione, noi abbiamo vinto uno scudetto ma non a fine ciclo della ricostruzione».
OBIETTIVI – «Al primo anno, abbiamo vinto uno scudetto in maniera incredibile, è stato qualcosa di straordinario, per merito dei ragazzi, ma continuiamo ad essere in ricostruzione, perché dobbiamo fare il secondo step e poi il terzo. Sarò contento a fine ciclo se avrò dato una stabilità calcistica, oltre alla stabilità finanziaria che già c’è. La vittoria dello scudetto non è avvenuta a fine ciclo, quindi oggi stiamo facendo un altro step, ma non solo per rinforzare una rosa che non c’era e per competere quest’anno, ma completarla anche. Perché numericamente abbiamo bisogno di mettere dentro dei giocatori, perché chi ha fatto la Champions l’anno scorso ha già una base di giocatori, perché ha già giocato in Europa. Noi stiamo cercando di rinforzarci e di completare, quindi bisogna tenere in considerazione anche che non tutte le ciambelle escono col buco, quando fai tutti questi cambiamenti, rispettando lo stile Napoli. Non faremo mai il passo più lungo della gamba, ma dobbiamo essere orgogliosi di costruire qualcosa che possa dare stabilità al Napoli per tanto tempo. Poi ne vince sempre una sola. Questo non significa che Milan, Juve e Inter falliscono…».
I NUOVI – «Sono giocatori soprattutto per il futuro, perché stiamo parlando di giocatori che stanno arrivando e non stravolgeranno l’undici iniziale. Sono arrivati giocatori che stanno implementando la rosa, che lavoreranno con i giocatori che già ci sono di base e per darci una mano. Beukema in futuro sarà il nuovo Rrahmani, Lucca lo abbiamo preso dall’Udinese e lavorerà guardando Lukaku che ha fatto 300 gol in carriera. Lavorerà per apprendere, non abbiamo preso un giocatore finito. Marianucci sarà per anni il centrale del Napoli, ma oggi ha 21 anni e viene dall’Empoli, questo è giusto che si chiariscano le cose. Prendere un giocatore pronto come De Bruyne è una cosa, ma è un acquisto diverso rispetto agli altri acquisti. Noi dovremo cercare di completare la rosa, ma non per capriccio mio, del presidente o del direttore sportivo, ma fino adesso abbiamo cercato di fare le cose per bene e diamo tempo a questi ragazzi, bisogna avere pazienza. Se non vuoi avere pazienza, il Psg ha preso Kvara per 70 milioni, giocatore pronto. Questa è la differenza. La nostra priorità oggi è completare la rosa, implementando l’undici titolare».
COSA MANCA – «Mi aspetto che completiamo, ma non me lo aspetto io. La domanda è cosa si aspetta il club? Il presidente si aspetta di completare la rosa, De Laurentiis. Non possiamo fare numeri, il presidente sa qual è il numero giusto, però se uno mette e scrive i nomi, facendo i campini, riesce facilmente ad arrivare al numero di giocatori da prendere»
NDOYE FUORI BUDGET – «Stiamo facendo diverse valutazioni, c’era un nome nella lista: Ndoye del Bologna, ma c’erano cifre molto alte, cifre non da Napoli e quindi il giocatore è andato da un’altra parte. Noi dovremo sempre cercare qualcosa che comunque collimi con la nostra strategia e il nostro modus operandi. Non deve essere una diminutio ma un orgoglio, in un club che cerca di far quadrare il tutto a modo suo, in modo competitivo. Io ho sposato questa causa, per essere competitivi anche con Juve, Milan e Inter, perché loro staranno sempre in alto, ma la mia soddisfazione sarà portare il Napoli a rompere le scatole ogni anno, con squadre che per tanti motivi sono sempre lì ogni anno. E farlo in maniera stabile è l’obiettivo che noi ci dobbiamo prefiggere».