Chi è Mirko Antonucci. La semifinale di Champions, la Nazionale con Tripaldelli e le esperienze con Caserta e Mignani | OneFootball

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·22 août 2025

Chi è Mirko Antonucci. La semifinale di Champions, la Nazionale con Tripaldelli e le esperienze con Caserta e Mignani

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Continuano ad arrivare rinforzi in casa Bari. Quasi contemporaneamente all’annuncio della firma di Castrovilli e del rinnovo di Marfella, è arrivata anche l’ufficialità del colpo Mirko Antonucci. Il ventiseienne arriva dallo Spezia con la formula del prestito con diritto di riscatto, ed è già a disposizione di mister Caserta. Aspettando il suo esordio, che potrebbe arrivare già contro il Venezia a partita in corso, ripercorriamo dunque i suoi passi che lo hanno portato in Puglia.

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Alla scoperta di Mirko Antonucci

Dalla Roma e la Nazionale, all’esclusione in Portogallo

Mirko è nato a Roma l’11 marzo 1999 ed è qui che si è formato calcisticamente, nella sponda giallorossa. Nel 2013, infatti, il giovane venne convinto a firmare per il settore giovanile della Roma da niente di meno che Bruno Conti, affrontando tutta la trafila con ottimi risultati. Il tanto atteso debutto in prima squadra arrivò nella stagione 2017/18, sotto l’ala di Eusebio Di Francesco. L’allenatore lo mandò in campo nei minuti finali della gara contro la Sampdoria, e il giovane lo ricambiò fornendo subito un assist per il pareggio di Dzeko al 91esimo. Niente male come esordio, ancora meglio se si pensa che, qualche mese più tardi, Antonucci fece anche il suo debutto in Champions League. E non in una partita qualsiasi, ma nella sfortunata semifinale di ritorno contro il Liverpool.

Parallelamente all’esperienza a Roma, il classe ’99 affrontò la lunga trafila delle Nazionali minori dall’U15 fino alla formazione U20, condividendo praticamente ogni salto con un certo numero di suoi coetanei: Pinamonti, Bastoni, Luca Pellegrini, Gabbia, oltre al suo nuovo compagno in biancorosso Tripaldelli. Peraltro, nella Elite League disputata con l’U20 nel 2018, i due affrontarono parte della competizione assieme ad un altro nuovo galletto, ovvero Michele Cerofolini.

Nell’estate del 2018, comunque, ebbe inizio per Antonucci la più classica delle girandole di prestiti che la maggior parte dei giovani italiani affronta in carriera. Dapprima approdò al Pescara, dove godette di un discreto minutaggio arrivando anche ai play-off. Troppo poco, però, per una conferma. Poi tornò brevemente alla Roma, trattenuto da Fonseca che gli regalò altre 4 presenze in giallorosso, salvo poi passare temporaneamente a gennaio al Vitoria Setubal, in Portogallo.

Qui ottenne 6 presenze, principalmente da subentrato, realizzando anche il suo primo gol tra i professionisti. La sua esperienza lusitana, però, si concluse prematuramente: poco dopo la sconfitta per 3-1 contro il Boavista, Antonucci pubblicò infatti un video su Tiktok nel quale si esibiva nel più classico dei balletti tipici della piattaforma. Ai tifosi, però, questo non piacque. E nemmeno alla società, che decise di interrompere prima del tempo il suo prestito. Dunque il rientro in Italia, l’ennesimo prestito, stavolta alla Salernitana, dove trovò però un minutaggio quasi pari allo zero arrivando, nel 2021, alla scadenza del suo contratto con la Roma.

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L’exploit a Cittadella, la sfortuna tra Spezia e Cosenza, l’equilibrio con Mignani

Quella 2021/22 si potrebbe definire come la stagione della rinascita calcistica di Mirko Antonucci. A fine luglio arrivò la firma con il Cittadella di Edoardo Gorini, che decise di renderlo un elemento centrale del suo 4-3-1-2. E il centrocampista romano ripagò la sua fiducia: subito un assist all’esordio in Coppa Italia contro il Monza, seguito da 3 gol e altri 7 assist nelle successive 37 partite. E nell’annata seguente fece addirittura meglio: 38 presenze in stagione, 1 assist e ben 11 reti, giocando principalmente da trequartista ma, all’occorrenza, adattandosi da seconda o prima punta.

Così inizio ad accendersi l’attenzione sul suo profilo. Lo Spezia lo prelevò per quasi 2 milioni dietro richiesta di Alvini, ma, in seguito all’esonero del tecnico, a novembre subentrò D’Angelo che non venne convinto al 100% dalle sue potenzialità. Anche i continui cambi di modulo non favorirono Antonucci, che decise così di passare al Cosenza per il resto della stagione. In Calabria venne allenato da Fabio Caserta per circa un mese, prima dell’arrivo di Viali nel finale di stagione. Anche qui, insomma, il contesto non era dei migliori, e le prestazioni stentarono a decollare.

Così, nella scorsa stagione, è passato in prestito al Cesena di Mignani, e qui ha ritrovato una buona continuità. Non sui livelli di Cittadella, ma comunque i 4 gol e 4 assist in 39 presenze non sono un risultato da buttare. Adesso c’è la sfida in biancorosso, di nuovo con Caserta. Nel suo modulo non c’è il trequartista, quindi l’ex Cesena spazierà verosimilmente dalle fasce alla mezzala. E il contributo che potrà fornire in questo sistema tattico sarà tutto da scoprire.

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