Juventusnews24
·12 juillet 2025
Bremer svela a sorpresa: «L’Italia ha provato a naturalizzarmi, parlai con Mancini ma…». Poi ha detto questo sulle sue condizioni

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·12 juillet 2025
Gleison Bremer è senza dubbio uno dei punti di forza della Juve e una delle colonne della difesa bianconera. Il brasiliano, che ha avuto un impatto immediato dopo il suo arrivo a Torino, è noto per la sua solidità difensiva, la capacità di leggere il gioco e la determinazione con cui affronta ogni partita.
Dopo una stagione in cui è stato costantemente al centro del progetto difensivo della Juve, Bremer sta ora cercando di tornare ai massimi livelli dopo il grave infortunio che lo ha costretto a fermarsi lo scorso autunno. Un recupero che sembra procedere nel migliore dei modi, con l’auspicio di tornare in forma per affrontare una nuova stagione ricca di sfide. Di seguito l’intervista a ESPN.
SULLA NAZIONALE – «Hanno provato a naturalizzarmi, ma io arrivo dall’entroterra di Bahia, e diventare improvvisamente italiano mi sembrava forzato. Parlai con Roberto Mancini, mi spiegò che c’era questa possibilità, avrei ottenuto il passaporto grazie a mia moglie. Però ho pensato: ‘La Seleção è la più grande di tutte’. E poi immaginavo la scena: arrivi in ritiro, tutti italiani, e loro che si chiedono: ‘Cosa ci fa qui un brasiliano?’. Non mi sarebbe piaciuto».
SU ANCELOTTI – «Quando l’ho saputo, ho esultato con i pugni in aria. Guarderà all’Italia con più attenzione, anche perché qui in Brasile si vedono poche partite del nostro campionato. Le luci dei riflettori, ormai, sono tutte sulla Premier League, sul Real Madrid e sul Barcellona».
SULLE CONDIZIONI – «Ho già dimostrato il mio valore. Torno da un infortunio. Se sarò in forma fisica, sono sicuro che verrò convocato, ma la strada è ancora lunga. È importante che io rimanga concentrato e torni in forma. E la scelta di Ancelotti è quella di un allenatore di alto livello. Credo che ora guarderà l’Italia con occhi diversi».