Pagine Romaniste
·10 de mayo de 2025
Sabatini: “Luis Enrique? Oggi Roma sarebbe prontissima a riaccoglierlo, allora forse era presto. Resto orgoglioso di averlo scelto”

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·10 de mayo de 2025
L’ex dirigente sportivo della Roma, Walter Sabatini, ha rilasciato una lunga intervista per Tuttosport. Queste le sue parole:
Perché definisce Luis Enrique un suo amico? “Io l’ho portato alla Roma dopo averlo seguito e fatto seguire da allenatore del Barcellona B. Parliamo di un uomo dal profilo morale ed etico inimmaginabile nel nostro mondo. La sua cultura calcistica è quella che poi ha preso piega in tutta Europa. È un allenatore evoluto, ha 10 anni di vantaggio sugli altri“.
A oggi Inzaghi e Luis Enrique sono tra i migliori al mondo? “Simone era già molto bravo ai tempi della Lazio. Dove giocata un calcio importante. Poi all’Inter è diventato mostruoso. Si è abituato a ragionare in modo diverso, in nerazzurro la vittoria è una necessità, non un’opzione. La pressione è totale, c’è una tradizione da rispettare. Luis Enrique alla Roma non accettò le nostre richieste, quasi disperate, di un contratto lungo. Non era stato rispettato da alcune frange della tifoseria, non solo andò via, ma restò fermo un anno. Poi andò al Celta Vigo quindi, da figlio del Barcellona ecco il Triplete, lanciando pure calciatori giovanissimi, cosa che ha fatto pure in nazionale, tracciando la strada per i successi della Spagna“.
Luis Enrique allora era una sorta di Ufo per l’Italia? “Sì, poi oggi la Roma sarebbe prontissima a riaccoglierlo. Allora forse era presto. Resto orgoglioso di averlo scelto“.
Nel PSG c’è un’altra sua scoperta, Marquinhos. “Da 10 anni è il capitano, lo portai alla Roma quando ne aveva 18. Fu subito titolare“.