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·6 de agosto de 2025
Roma, Ferguson: “Con Dovbyk possiamo giocare insieme. 20 gol? Magari…”

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·6 de agosto de 2025
Intervistato da ‘La Gazzetta dello Sport‘, Evan Ferguson ha parlato di diversi temi: dalla qualificazione alla Champions alla scelta di Roma.
Evan Ferguson sta già facendo innamorare i tifosi della Roma. Arrivato in Italia da nemmeno un mese, il centravanti classe ’04 ha già convinto molti appassionati giallorossi a suon di gol – seppure in match amichevoli -. In 4 partite disputate finora, ha messo a segno ben 6 gol. Ora dovrà riuscire a convincere anche nelle partite ufficiali, che inizieranno tra meno di un mese: l’appuntamento è il 23 agosto allo Stadio Olimpico, dove i capitolini affronteranno il Bologna di Vincenzo Italiano. Ecco l’intervista dell’attaccante irlandese ai microfoni de ‘La Gazzetta dello Sport‘.
Ferguson, lei viene da una famiglia di calciatori. Nasce così il suo amore per il calcio? “Ho iniziato per strada, con i miei migliori amici. Poi ci siamo spostati a Dublino per fare sul serio. Mio nonno giocava, ma non era un professionista. Mio padre invece si, con il Coventry e l’Under 21 dell’Irlanda. Chiaro che tutto questo abbia influito, sono nato con il pallone nel sangue. Anche mia sorella Ellie era nelle giovanili irlandesi, poi ha preferito andare in America, nei college. Ora non gioca più”.
Con Gasperini sono esplosi tanti centravanti: da Milito a Retegui. Adesso tocca a lei? “Sì, so che con il mister tanti attaccanti sono diventati famosi. Con lui si segna tanto. È una cosa sicuramente positiva anche per me”.
La concorrenza con Dovbyk come la vive? “Nel calcio si gioca solo in undici, è normale che ci siano giocatori che competono per lo stesso ruolo. Si tratta solo di lavorare duro. Ma può succedere anche di giocare con Artem: nella prima amichevole abbiamo giocato con le due punte, io e Dybala…”.
Se a giugno la Roma decidesse di spendere 35 milioni di euro per acquistarla come si sentirebbe? “Siamo all’inizio, non possiamo mai sapere cosa può succedere nel futuro. Ora penso solo a far bene qui, magari potrei restarci anche per sempre”.
La felicità è segnare quanti gol in un anno? “Di solito non penso a un numero esatto di gol. Di certo voglio segnare in ogni partita, anche se so che non è semplice. Venti gol? Speriamo”.
La Roma vuole tornare in Champions. “Questo è un grande club, con ambizione: possiamo riuscirci. Come giocatori e come squadra dobbiamo spingere tutti in quella direzione. I tifosi meritano una squadra più in alto del quinto posto. Quando ho giocato a Roma con il Brighton c’era un ambiente speciale, i giocatori sembravano indemoniati”.
La cercavano in Premier: perché ha scelto la Roma? “Mi piacciono le cose diverse: questa è una sfida e una nuova opportunità”.
La scorsa stagione tra Brighton e West Ham ha segnato un solo gol in 23 partite. Cosa è successo? “E stata un’annata dura. I primi sei mesi ho convissuto con l’infortunio alla caviglia, poi ho deciso di andare al West Ham. Non è andata come volevo, ma ora fisicamente mi sento molto bene”.
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