Calcionews24
·26 de junio de 2025
Pippo Inzaghi: «Abbiamo un sogno, ma dobbiamo meritarcelo: riportare il Palermo dove merita»

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·26 de junio de 2025
Filippo Inzaghi è ufficialmente il nuovo allenatore del Palermo. Dopo la storica promozione ottenuta con il Pisa, l’ex bomber rossonero si rimette in gioco in una piazza calda e ambiziosa. Nella conferenza stampa di presentazione ha parlato con entusiasmo della nuova avventura, del legame con la sua precedente esperienza in Toscana, delle aspettative per la stagione e del lavoro che lo attende con squadra e dirigenza. Di seguito le sue parole.
SULL’ADDIO AL PISA – «Sono fiero e onorato di questa grande opportunità. Ringrazio Pisa, dove ho lasciato il cuore, e una tifoseria fantastica che mi ha dato tanto. Poi ho capito che qualcosa non andava per il verso giusto e per amore io e il club abbiamo preso questa decisione».
SULL’ENTUSIASMO A PALERMO – «Con la chiamata del Palermo mi si è riacceso l’entusiasmo, stanotte non ho dormito e quello che è successo ieri è stato inaspettato e immeritato perché non ho ancora fatto nulla».
SUGLI OBIETTIVI – «Nessuno ci regalerà nulla, abbiamo un sogno, ma dovremo meritarcelo per riportare il Palermo dove merita. Questa è una grandissima capitale del calcio. So che abbiamo una grande responsabilità, ma anche un grande vantaggio che è rappresentato dalla società e dai tifosi. Sarà durissima e difficilissima, più complicata dell’anno scorso, ma non ho paura di nulla».
SUL METODO DI LAVORO – «La società mi ha messo a disposizione tutto quello che ho chiesto. Con me chi corre poco sta fuori, non guardo in faccia nessuno».
SUL MERCATO E SQUADRA – «Brunori e Pohjanpalo sono due giocatori molto forti, ma non bastano per vincere. Dobbiamo tornare a essere una squadra e lottare su ogni pallone».
SUL MODULO – «Non farò lo stesso gioco visto a Pisa perché le caratteristiche sono diverse. Giocheremo col doppio rifinitore e una punta. Dietro valuterò tra linea a tre o a quattro. In mezzo abbiamo giocatori importanti».
SU GATTUSO – «Ci siamo sentiti, sono contento per lui. Può portare serenità e voglia di fare bene. Mi auguro che l’Italia possa andare al Mondiale».