Maradona, blitz UEFA-FIGC verso EURO 2032: al centro restyling e tempistiche | OneFootball

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·7 de julio de 2025

Maradona, blitz UEFA-FIGC verso EURO 2032: al centro restyling e tempistiche

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Entro le prossime due settimane, esponenti della FIGC e della UEFA andranno a Napoli per incontrare il sindaco Gaetano Manfredi e discutere il futuro dello stadio Maradona in vista di EURO 2032.

Come riporta l’edizione odierna de Il Mattino, la visita rappresenta un segnale concreto: nonostante i ritardi sul progetto di ristrutturazione o rifacimento dell’impianto che ospita le partita del Napoli. Ma, almeno al momento, c’è tutto l’interesse della Federazione di avere il capoluogo campano nella lista delle cinque città che ospiteranno le partite in Italia degli Europei da co-organizzare con la Turchia.


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Il sopralluogo fa parte di un giro più ampio su tutte le città italiane candidate, ma Napoli viene considerata da tutti come la degna rappresentante del sud Italia che si vuole includere nelle cinque città italiane ospitanti, come confermato dallo stesso ministro per lo Sport, Andrea Abodi.

L’arrivo della UEFA è stato accelerato dalla recente iniziativa del Comune, con il sindaco Manfredi e l’assessore alle Infrastrutture Edoardo Cosenza che hanno elaborato un masterplan dettagliato per la riqualificazione del Maradona, incluso il possibile recupero del terzo anello e un piano finanziario che prevede l’avvio dei lavori nel 2026.

Il progetto, realizzato con il supporto dell’Università Federico II, propone diverse soluzioni, compreso un restyling radicale dello stadio, e verrà presentato ufficialmente durante l’incontro. Si tratta del primo piano organico sul Maradona da oltre 20 anni, con il Comune, proprietario dell’impianto, impegnato a dimostrare la fattibilità tecnica ed economica dell’intervento, anche senza eliminare la pista d’atletica, che la UEFA consiglia ma non impone.

Al masterplan sta lavorando anche il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, che ha il documento sul tavolo da tre mesi e dovrà presto decidere se partecipare all’investimento, come auspicato da Comune e Governo. Non si esclude che possa esserci un incontro anche con lui durante la missione UEFA-FIGC.

Un altro tema chiave dell’incontro sarà l’adeguamento normativo atteso con la conversione del decreto sport entro settembre. Il provvedimento dovrebbe introdurre la figura del commissario per i progetti sugli stadi — incarico che spetterebbe ai sindaci — e offrire strumenti finanziari semplificati e incentivi (come investimenti garantiti, contributi agevolati e accesso al credito sportivo e culturale). Napoli, già riconosciuta come zona economica speciale, potrà così beneficiare di ulteriori agevolazioni, anche grazie alla Coppa America di vela prevista nei prossimi anni.

La candidatura di Napoli si gioca quindi in un contesto favorevole: tre sedi italiane per EURO 2032 sono già stabilite (Roma, Milano, Torino), con Napoli che sarebbe la rappresentante del sud. E quindi ne mancherebbe una da scegliere fra i vari progetti di ristrutturazione che sono stati depositati o che lo saranno a breve come quelli per il Dall’Ara di Bologna o il Ferraris di Genova, solo per citarne alcuni. Senza dimenticare il Franchi di Firenze, che è oggetto di lavori da ormai alcuni mesi.

Tornando al Maradona, il progetto prevede uno stadio da circa 70.000 posti, con un solo anello vicino al campo (distanza di 7-10 metri, come richiesto dalla UEFA), spazi per attività commerciali e una struttura fruibile tutto l’anno. Sul piano della mobilità, Napoli ha già un’ottima base su cui partire, infatti, il Maradona è raggiunto da tre linee ferroviarie metropolitane — FS, Linea 1, Linea 6 e Cumana.

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