gonfialarete.com
·7 de julio de 2025
Brasile, Davide Ancelotti pronto a spiccare il volo. Va al Botafogo: inizia l’avventura da capo allenatore, senza nazionale

In partnership with
Yahoo sportsgonfialarete.com
·7 de julio de 2025
Davide Ancelotti è pronto per il grande salto. Dopo oltre 13 anni trascorsi al fianco del padre Carlo come collaboratore tecnico nei più prestigiosi club europei, il tecnico italiano si appresta a vivere la sua prima esperienza da capo allenatore: guiderà il Botafogo, una delle squadre più storiche e blasonate del calcio brasiliano.
Per Ancelotti jr si chiude così un lungo capitolo professionale vissuto in simbiosi con il padre, durante il quale ha potuto maturare esperienza internazionale in club come Real Madrid, Bayern Monaco, Napoli ed Everton. Pochi mesi fa sembrava ormai definito il suo ruolo nello staff tecnico della nazionale brasiliana, dove avrebbe proseguito il lavoro accanto a Carlo, ma il richiamo della panchina è stato troppo forte.
Davide Ancelotti ha infatti deciso di rinunciare al doppio incarico e lasciare la Seleção per dedicarsi a tempo pieno alla sua nuova avventura con il Botafogo. Un passo coraggioso, ma probabilmente inevitabile per chi ambisce a costruire una carriera autonoma nel mondo del calcio.
Il Botafogo ha individuato in Ancelotti il profilo ideale per avviare un nuovo ciclo dopo l’addio di Renato Paiva, allenatore che ha portato il club alla conquista della Copa Libertadores ma che ha pagato a caro prezzo la prematura eliminazione dal Mondiale per Club negli ottavi di finale, nel sentito derby brasiliano contro il Palmeiras.
Davide Ancelotti ha firmato un contratto biennale, diventando così il primo allenatore italiano nella storia del club di Rio de Janeiro. La possibilità di un doppio incarico, come nel caso di Cláudio Taffarel (preparatore dei portieri tra Liverpool e nazionale) o di Rodrigo Lasmar (medico sociale dell’Atlético Mineiro e della Seleção), è stata accantonata: Ancelotti jr ha scelto di concentrarsi esclusivamente sul suo primo incarico da primo allenatore.
Non è la prima volta che il nome di Davide Ancelotti è accostato a una panchina di prima squadra. In passato era stato sondato dal Como, in caso di addio di Cesc Fàbregas, e dai Rangers di Glasgow, ma in entrambi i casi la trattativa non si era concretizzata. La chiamata del Botafogo ha rappresentato, invece, l’occasione giusta per compiere il salto.
La decisione di lasciare la nazionale brasiliana non significa però una rottura con l’ambiente carioca né, tanto meno, con il padre Carlo. I due continueranno a muoversi nello stesso ecosistema calcistico, pur su strade tecnicamente separate.
Per il Botafogo, l’arrivo di Ancelotti rappresenta una scelta di grande ambizione e di respiro internazionale, in un momento in cui il calcio brasiliano sta vivendo un forte processo di modernizzazione e apertura verso tecnici stranieri.
Per Davide, invece, si tratta di una prova decisiva: da uomo ombra a protagonista assoluto, dovrà dimostrare di poter trasferire le competenze acquisite negli anni al vertice di una panchina difficile, ma stimolante, come quella del Botafogo.
I riflettori sono puntati su di lui. E il cammino è appena cominciato.
En vivo