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·11 de julio de 2025

Manfredini su Lotito: «Con la Lazio sono cresciuto. Claudio presidente sorprendente su quell’aspetto»

Imagen del artículo:Manfredini su Lotito: «Con la Lazio sono cresciuto. Claudio presidente sorprendente su quell’aspetto»

Manfredini racconta la Lazio e gli anni con Lotito: «Un mondo tutto particolare». La situazione attuale

Christian Manfredini, ex calciatore della Lazio, ha ripercorso alcuni momenti della sua carriera in una lunga intervista rilasciata a Doppio Passo Podcast. Tra aneddoti curiosi e riflessioni personali, ha parlato anche dell’ambiente biancoceleste sotto la gestione Lotito, tracciando un quadro vivido della sua esperienza nella Capitale.

Manfredini e l’aneddoto del taxi«Ero già un calciatore affermato e cercavo un taxi. Arriva un tassista con una cliente, mi avvicino e gli dico: “Quando scende la signora, posso salire io?”. Lui mi guarda e risponde: “Eh, tu stare calmo, tu aspettare”. Mi viene da ridere ancora oggi. Il calcio mi ha dato sicurezza, non per i soldi, ma perché sapevo chi ero. Alla fine ho detto: “Se non vuoi darmi il taxi, ti compro direttamente te e il taxi”», ha raccontato ironicamente l’ex esterno, facendo intendere quanto a volte la fama possa creare situazioni surreali.


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L’ambiente Lazio e i grandi nomiManfredini ha poi ricordato alcune delle sue figure di riferimento: «Paolo Di Canio era il nostro mito. Ci ha invitato più volte a casa sua. Poi ho avuto l’onore di giocarci insieme alla Lazio. Lo stesso vale per Ravanelli, Corini e Peruzzi. Erano inarrivabili e poi ti ritrovi a dividere lo spogliatoio con loro. Paolo era un professionista esemplare, un vero animale da allenamento».

Allenatori e visione tatticaParlando degli allenatori incontrati nel suo percorso, ha elogiato Delio Rossi: «Mi ha insegnato tantissimo a livello tattico. Era diverso, veniva dalla scuola Zeman ma si è evoluto. Un uomo riservato, spesso non salutava nemmeno al mattino, ma di grande competenza».

Poi ha aggiunto: «Scaloni, Inzaghi e Ledesma avevano la testa da allenatori già da calciatori. Simone leggeva giornali e formazioni, era curioso e preparato. Scaloni, invece, sempre riflessivo ed educato».

Lotito e l’ambiente LazioSebbene Manfredini non citi direttamente Lotito, le sue parole raccontano indirettamente di un’epoca precisa della Lazio, fatta di personalità forti e scelte particolari. Un mondo complesso, con tante sfumature, in cui anche la leadership del presidente ha lasciato il segno.

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