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·25 de junio de 2025

Lione in Ligue 2, due leggende del club contro Textor

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Lione retrocesso in Ligue 2: l’ex presidente Aulas e l’ex attaccante Sidney Govou all’attacco della proprietà Textor

L’Olympique Lione è stato ufficialmente retrocesso in Ligue 2 per motivi amministrativi, una decisione che ha scatenato forti reazioni da parte di due figure simbolo del club: Jean-Michel Aulas, storico presidente, e Sidney Govou, ex attaccante. Entrambi hanno espresso un mix di dolore, incomprensione e rabbia, puntando il dito contro l’attuale proprietario, John Textor.

Aulas, che ha guidato il club per oltre trent’anni, ha condiviso sui social un messaggio carico di tristezza e incredulità, ricordando il suo impegno nel costruire un club solido e rispettato. Pur mantenendo un tono cauto per rispetto delle istituzioni e in segno di lutto per la recente scomparsa di un suo caro collaboratore, Aulas spera che l’OL riesca a ribaltare la situazione grazie al ricorso e alle garanzie che Textor e i suoi soci potranno fornire.


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TWEET AULAS – «È uno shock. Un duro colpo per tutti coloro che amano profondamente l’Olympique Lione.Penso prima di tutto ai giocatori, agli allenatori, ai dipendenti del club, ai nostri fedeli sostenitori e a tutti coloro per i quali l’OL è molto più di una semplice squadra.Per 36 anni ho fatto in modo che una situazione del genere non si verificasse mai. Ho dato tutto per costruire un club forte, rispettato, ambizioso e finanziariamente solido.Oggi prevale la tristezza. E una grande mancanza di comprensione.Per rispetto delle istituzioni e per il ritegno impostomi dalla scomparsa di Bernard Lacombe, non commenterò ulteriormente in questa fase.Non sono ancora a conoscenza dell’esito della decisione. Spero sinceramente che il ricorso e le garanzie che l’OL può fornire, in particolare quelle di John Textor e dei suoi soci di Eagle Football Holding, ci consentano di ribaltare questa situazione senza precedenti.Resterò, come ho sempre fatto, vigile e profondamente legato al futuro del nostro club».

Sidney Govou, invece, non ha trattenuto la sua frustrazione. Intervistato da Le Parisien, ha attaccato duramente Textor, definendolo un «bel parlatore» ma incapace di mantenere le promesse. Per l’ex giocatore, il proprietario americano ha perso qualsiasi credibilità agli occhi dei tifosi e non sarebbe all’altezza di guidare una società storica come l’OL. Govou ha accusato apertamente Textor di essere più interessato al business che al destino del club, con il rischio che lo stesso scenario si ripeta anche in Brasile, dove Textor è coinvolto con il Botafogo.

Nonostante la retrocessione, il club ha già annunciato l’intenzione di fare appello, sperando di evitare la caduta effettiva in seconda divisione. Tuttavia, il danno d’immagine per Textor è evidente, e all’interno e all’esterno della società si percepisce una profonda spaccatura tra il progetto attuale e la tradizione storica dell’Olympique Lyonnais.

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