Calcionews24
·22 de agosto de 2025
Fernanda Lessa: «Vieri era un tenerone, ma non lo sento più. Oggi guardo la Juve. E su Ancelotti…»

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·22 de agosto de 2025
Supermodella, DJ, showgirl e protagonista del jet set a cavallo tra gli anni ’90 e 2000. Fernanda Lessa è stata un’icona di stile e una delle donne più desiderate, al centro del gossip per la sua celebre storia con Christian Vieri. Ma dietro l’immagine da copertina, c’è una donna che ama lo sport da sempre, fin da quando, a 12 anni, scappava di casa per andare al Maracanà a tifare per il suo Flamengo. Brasiliana di nascita ma con l’Italia nel cuore, oggi vive una nuova, serena fase della sua vita in Portogallo, lontano dai riflettori.
In una schietta intervista a La Gazzetta dello Sport, l’ex modella si racconta, un viaggio tra i ricordi che parte da un’infanzia a Rio e arriva alle notti di San Siro, passando per l’amore per Ancelotti, il tifo “acquisito” per la Juventus e un consiglio prezioso per chi, come lei, ha dovuto lottare contro le dipendenze.
IL TIFO PER IL MILAN – «Premesso che tifavo Milan per i suoi colori, visto che sono da sempre tifosissima del Flamengo, devo confessare che oggi vedo soprattutto le partite della Juve: Luca è uno sfegatato bianconero. Il calcio comunque lo seguo ancora, ma se prima guardavo davvero qualsiasi cosa, ora punto sul bel gioco: Real Madrid, Barcellona, Manchester, Inter… I nerazzurri per me offrono il miglior calcio d’Italia».
I DUE ANNI CON VIERI HANNO FATTO CRESCERE LE SUE COMPETENZE CALCISTICHE – «Diciamo che non parlavamo di calcio…».
LA DEFINIZIONE DI VIERI COME “ORSACCHIOTTO” – «Era quello che più mi piaceva di lui».
NON SI FREQUENTANO PIU’ – «No, non ci sentiamo più, però è vero che quello è stato un bel periodo. Ho anche conosciuto sua moglie, è molto simpatica e bellissima».
ANCELOTTI UNSCE ITALIA E BRASILE – «Vero! E non vedo l’ora di vedere la Seleçao, ho conosciuto personalmente Ancelotti ed è una persona adorabile. Per me è il miglior allenatore del mondo, ricordo il suo Milan che era la squadra più forte in assoluto».
UNA PARTITA CHE NON DIMENTICA – «Sì, vedere la partita da vicino mi è sempre piaciuto moltissimo. Purtroppo non posso dimenticare la finale del Milan a Istanbul contro il Liverpool. Ero là purtroppo. Non lo dimenticherò mai».
IL CALCIO DI OGGI – «Trovo assurdo ad esempio fischiare un fuorigioco per un pezzo di piede. E vorrei dire un’altra cosa: puntiamo sul calcio femminile, sta migliorando ma non è ancora tanto seguito e le ragazze non sono pagate come i colleghi maschi».
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