Cagliarinews24
·7 de agosto de 2025
Criscito ricorda: «La prima volta che sono arrivato a Genova con me c’era Pisacane, ora lui…»

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·7 de agosto de 2025
L’ex capitano del Genoa, Domenico Criscito, si è raccontato in una lunga e toccante intervista a La Gazzetta dello Sport, ripercorrendo i momenti salienti della sua carriera. Dagli esordi alla recente avventura da allenatore, l’ex difensore ha toccato diversi temi, regalando ai lettori un aneddoto inedito che lega il suo arrivo a Genova all’attuale tecnico del Cagliari, Fabio Pisacane.
Uno dei passaggi più significativi dell’intervista riguarda proprio i suoi primi passi nel calcio professionistico. Ripensando al suo arrivo a Genova, Criscito ha citato un ricordo indelebile. “Avevo quindici anni, ero sul treno notturno che da Napoli porta a Genova”, ha raccontato. “Con me c’erano altri ragazzi, anche Fabio Pisacane, che oggi allena il Cagliari. C’era l’adrenalina e l’entusiasmo che si ha a quell’età, ma anche il timore di un mondo nuovo che mi aspettava”.
Questo legame iniziale, nato su un treno e basato su sogni e incertezze condivise, mostra una connessione profonda tra i due, ben prima che le loro strade calcistiche prendessero direzioni diverse. Per Criscito, quel viaggio fu il momento in cui si sentì per la prima volta “un calciatore”, e il fatto che Pisacane fosse lì con lui aggiunge un tocco di nostalgia e di destino a quel ricordo.
Oggi, Domenico Criscito ha intrapreso una nuova carriera, quella di allenatore, partendo dal settore giovanile del Genoa. L’ex capitano non nasconde la sua ambizione e il suo sogno di arrivare ad allenare in Serie A. La sua intervista è un ritratto a tutto tondo di un uomo che ha vissuto il calcio con passione, lealtà e un forte senso di appartenenza. Le sue parole:
ARRIVO A GENOVA – «Avevo quindici anni, ero sul treno notturno che da Napoli porta a Genova. Con me c’erano altri ragazzi, anche Fabio Pisacane, che oggi allena il Cagliari. C’era adrenalina, l’entusiasmo che si ha a quell’età, ma anche il timore di un mondo nuovo che mi aspettava. Mi aveva preso il Genoa, stavo diventando un calciatore».
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