Pasqualin: «Diminuire del venticinque percento lo stipendio non è mica poco! La norma non piacerà ai calciatori» | OneFootball

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·7 de agosto de 2025

Pasqualin: «Diminuire del venticinque percento lo stipendio non è mica poco! La norma non piacerà ai calciatori»

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L’avvocato Claudio Pasqualin è intervenuto in merito alla nuova norma che verte sulla riduzione degli stipendi dei giocatori. Le dichiarazioni

Il Cagliari è alle prese con le amichevoli e le trame di mercato. Intanto, Claudio Pasqualin, figura storica del calcio italiano, ha ricoperto per un decennio il ruolo di presidente dell’Associazione Italiana Calciatori prima di intraprendere la carriera di operatore di mercato. Nel corso della sua attività ha assistito campioni del calibro di Alessandro Del Piero e Gianluca Vialli. Oggi, in qualità di presidente di AvvocatiCalcio e onorario di Conference403, è tornato a far parlare di sé analizzando una nuova e controversa norma.

La nuova norma sulla retrocessione

Intervistato da TuttoMercatoWeb.com, l’avvocato Pasqualin ha espresso il suo parere sulla recente introduzione di una norma che prevede la decurtazione degli stipendi dei calciatori in caso di retrocessione. Un tema molto dibattuto nel mondo del calcio, che apre a importanti riflessioni sulle dinamiche economiche e contrattuali tra club e giocatori. Di seguito le sue dichiarazioni:


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NORMA – «La nuova norma non piacerà sicuramente ai calciatori. Soprattutto a quelli dotati di meno potere contrattuale. Nonostante sia concordata dalla Lega con l’AIC, la loro associazione di categoria. Rispetto alla mia AIC, quella di Campana, Rivera, Mazzola, Bulgarelli e altri campioni che si ponevano in prima fila per i diritti dei meno fortunati, occorre rilevare che i tempi sono molto cambiati».

LOTTA – «Nel senso che ci sono associazioni di lotta o di governo. Noi eravamo di lotta perché il campo dei diritti dei calciatori era tutto da arare. Dovevamo per forza avere una dialettica a volte difforme di chi aveva il potere. Ora mi pare di poter dire che invece l’Associazione Calciatori attuale è di governo. Forse sarebbe stato più opportuno apporre un limite da definire sotto al quale questa norma non avrebbe avuto efficacia. Diminuire del venticinque percento lo stipendio non è mica poco… Per un certo tipo di ingaggi va bene, per altri invece no. Occorreva trovare un limite».

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