Calcio e Finanza
·9 de diciembre de 2024
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Sul canale YouTube di Amazon Prime Video è ripartito l’appuntamento con “Fenomeni”, il format social condotto da Luca Toni – campione del mondo 2006 e ora commentatore di Prime Video per la UEFA Champions League – che intervisterà in esclusiva i grandi campioni del calcio, ripercorrendone la carriera che li ha resi leggendari.
Protagonista di questa puntata è stato Leonardo Bonucci, ex difensore bianconero e attualmente assistente tecnico della Nazionale Under 20 guidata da Bernardo Corradi. Ai microfoni di Prime Video Bonucci ha ripercorso la sua carriera da calciatore, la sua esperienza alla Juventus e quella oggi da neo allenatore e parlando del futuro ha condiviso il sogno di guidare la Juventus in Champions.
Tra i temi toccati anche quello del rapporto con Massimiliano Allegri, e di come si sia arrivati a una rottura tra i due: «Secondo me per quello che ero io per la Juventus e per quello che ha fatto Allegri nei primi cinque anni, è stata un’occasione sfumata non avere condiviso tutto il percorso. Sono nate delle situazioni che non ci hanno permesso di andare d’accordo», ha esordito.
«All’inizio uno dei collaboratori mi disse che quando erano arrivati alla Juventus il pensiero era di farmi fuori perché quando giocavamo contro preparavano la partita su di me, perché facevo la cagata. Lo disse come battuta, ma significa che comunque ci aveva pensato. Poi io sono sempre stato uno che dice le cose così come vengono, e quando non hai più le idee ben chiare su come giocare diventa tutto più complicato», ha raccontato Bonucci.
Nel caso specifico, «nella giornata di campionato con il Palermo, Marchisio rientra dal crociato e al 60’ era morto e gli ho detto di farsi cambiare. Io l’ho detto alla panchina e dopo cinque minuti Allegri cambia Sturaro con Rincon e lascia Claudio dentro. Io gli ho fatto segno che Marchisio era morto e lui mi manda a f*****o, mi dice anche: sei un c******e, o cose del genere».
«Finisce la partita e corro nello spogliatoio, trovo Landucci che prova a fermarmi e lo sbatto contro la porta dello spogliatoio. Lì ci siamo attaccati con Allegri e poi ci hanno diviso. Ho provato a chiarire ma lui si è scaldato nuovamente, e lì è finito tutto. Mi voleva fuori rosa, ho saltato la partita con il Porto e poi ho ricominciato a giocare, ma non era più la stessa cosa», ha raccontato.
«Prima della finale di Cardiff rinnovano il contratto al mister, e poi esce che ho fatto casino nello spogliatoio. Ho chiesto al club una smentita, ma loro mi hanno detto: “Noi non dobbiamo dire niente”. Io penso di non avere fatto nulla di male», ha concluso l’ex difensore.